Istituto superiore sanità: obiettivo telemedicina
7 Marzo 2019Si punta a programmare un modello di valutazione e di programmazione dei servizi in telemedicina e identificare nuovi sistemi di tariffazione.
È questa la nuova sfida del Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali dell’Istituto superiore di sanità, i cui esperti si sono riuniti oggi all’Iss nella prima riunione del “Gruppo di studio nazionale per la valutazione economica dei servizi in telemedicina” insieme con altri partner tecnico-scientifici. Si tratta di servizi innovativi che difficilmente possono essere importati da esperienze estere all’interno dei meccanismi di funzionamento del Ssn italiano. Una volta definito, il modello di valutazione servirà a sua volta quale base scientifica per affrontare il problema ancora più impegnativo dell’identificazione di nuovi e idonei sistemi di gestione economica dei servizi in telemedicina.
Il Centro nazionale per la telemedicina coordinerà le attività del Gruppo per studiare un modello di valutazione economico-gestionale dei servizi sanitari svolti con sistemi di telemedicina. Tale valutazione sarà basata su robusti criteri tecnici, scientificamente validati sulla realtà italiana e adeguati per le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate. La necessità di tale lavoro origina dalla particolare organizzazione del Servizio sanitario nazionale pubblico e dalla necessità di utilizzare al meglio le risorse disponibili affinché esso conservi nel tempo le caratteristiche di gratuità, universalismo ed equità.
“Il metodo di valutazione e il sistema di tariffazione che studieremo – sintetizza Francesco Gabbrielli, direttore del Centro nazionale per la telemedicina Iss – dovranno essere rigorosi e di omogenea applicazione su tutto il territorio nazionale, in modo da poter controllare la corretta allocazione delle risorse, ma anche flessibili nei confronti delle esigenze dei differenti territori e verso l’evoluzione tecnologica. Si tratta in sostanza della ricerca di un delicato equilibrio tra rigore scientifico ed etico, pragmatica economica e capacità di adattamento all’innovazione.”