La Campania e le malattie neoplastiche
26 Settembre 2019Il ricercatore, Antonio Giordano: “La Campania resta tra le regioni maggiormente colpite. Purtroppo l’assenza di programmi di prevenzione efficaci indice negativamente”.
Il dato campano sull’incidenza delle malattie tumorali, secondo la ricostruzione di Giordano, desterebbe allarme e preoccupazione. Gli stessi interventi di screening portati avanti in tutto il territorio regionale, nell’ultimo biennio, per l’individuazione precoce dei tumori (colon, mammella e cervice uterina) non avrebbero inciso in maniera efficace e soprattutto non avrebbero prodotto l’auspicabile inversione di tendenza. Pertanto, nonostante il sulla diminuzione dei tumori in Italia, per il professor Giordano occorre tenere alta la guardia in Campania: “Concentrazioni preoccupanti di metalli pesanti nei capelli dei residenti nelle zone critiche. Tumore al seno, casi anche in età pre-screening”. Borrelli e Simioli: “Servono programmi di prevenzione efficaci e una lotta senza quartiere ai reati ambientali che provocano patologie oncologiche”
“L’aumento di tumori al nord rispetto al sud è un dato da prendere con le pinze perché da queste parti già c’erano in precedenza dei tassi di mortalità altissimi”. Il professor Antonio Giordano, ricercatore di fama mondiale tra i più attivi nella ricerca sulle patologie oncologiche, ha commentato ai microfono de “La Radiazza” su Radio Marte i dati contenuti nello studio “I numeri del cancro in Italia 2019”. “La Campania resta tra le regioni maggiormente colpite. Purtroppo l’assenza di programmi di prevenzione efficaci indice negativamente. Serve implementarli, specie nelle zone a maggior incidenza. La politica deve essere attenta. Uno studio che stiamo per pubblicare evidenzia concentrazioni preoccupanti di metalli pesanti nei capelli e negli Ibd biologici dei pazienti provenienti dalle zone critiche. Purtroppo occorre un monitoraggio sempre più serrato. Basta pensare all’aumento dei tumori al seno tra le donne in età pre-screening per capire quanta strada c’è da fare”.
“Il quadro dipinto dal professor Giordano deve indurre ad una profonda riflessione – affermano il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” Gianni Simioli -. Occorrono programmi di prevenzione che facciano in modo di tenere sotto controllo la popolazione dal punto di vista dei rischi oncologici. Allo stesso tempo occorre combattere sul fronte della repressione dei reati ambientali che provocano l’insorgenza nei tumori. L’esempio della Terra dei Fuochi è evidente. Bisogna ridurre quanto più possibile i roghi e gli sversamenti tossici per offrire ai residenti una migliore condizione di vita e una minore esposizione al rischio di ammalarsi di tumore”.