La cannella abbassa glicemia e colesterolo e cura le infezioni?
8 Aprile 2019Aggiungere polvere di cannella agli alimenti che consumiamo può renderli più gradevoli al gusto, ma non esistono prove scientificamente valide sulle proprietà curative.
Per combattere false credenze e luoghi comuni, in particolare le pretese proprietà medicinali di alcuni alimenti, l’Istituto superiore di Sanità ha messo su una pagina dove si possono trovare (come nel caso della cannella) le risposte della scienza alle decantate, ma spesso infondate, proprietà benefiche di alcuni alimenti. La cannella – si legge, ad esempio, nella nota pubblicata nella pagina dell’Istituto di Sanità – è una spezia derivata dalla corteccia dell’omonima pianta. Da alcuni considerata dotata di proprietà benefiche, presumibilmente in virtù di alcuni antiossidanti di cui è particolarmente ricca. L’uso di questa spezia come integratore alimentare ha origini molto antiche nella medicina cinese ed in quella tradizionale. Tutt’oggi ne viene talvolta consigliato l’uso in caso di problemi gastrointestinali, contro le infezioni batteriche, per ridurre colesterolo e trigliceridi nel sangue e, soprattutto, per regolare la glicemia nei pazienti diabetici. Contrariamente a quanto sembravano indicare gli studi preliminari di qualche anno fa (1), studi recenti, effettuati su un numero maggiore di persone, hanno fornito risultati contrastanti in merito all’effetto dell’assunzione della cannella sulla glicemia e sui livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue (2, 3, 4, 5, 6). Inoltre, manca completamente l’indicazione sulle dosi e la durata della somministrazione affinché l’assunzione della spezia risulti efficace. Al momento, quindi, non esiste una solida base scientifica a supporto dell’uso sistematico di preparati a base di cannella per curare il diabete e per combattere il colesterolo. Tali malattie, quindi, vanno trattate con terapie consolidate, secondo le indicazioni del medico curante.