La chirurgia vascolare all’Ospedale del Mare
12 Dicembre 2019Gennaro Vigliotti: “In questo ultimo anno l’Ospedale è diventato punto di riferimento per l’area Sud della Campania e zone limitrofe. È diventato un riferimento per la sanità”.
Il 12 e 13 dicembre si svolgerà all’Ospedale del Mare di Napoli il Congresso dedicato a medici e infermieri, organizzato dal direttore della Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare di Napoli, Gennaro Vigliotti insieme al Collegio dei primari di chirurgia vascolare. Il dottor Vigliotti avrà l’incarico di Responsabile Scientifico insieme al professor Francesco Talarico, direttore del reparto di chirurgia vascolare dell’Ospedale Civico di Palermo.
La scelta del nosocomio di Napoli non è casuale. Questa vuole infatti essere l’occasione per celebrare un percorso virtuoso che l’Ospedale sta intraprendendo con l’apertura del pronto soccorso che, nonostante le difficoltà iniziali, ora offre ai pazienti spazi adeguati per le degenze e gli ambulatori, assistenza di qualità, e quindi, un numero di prestazioni in crescita esponenziale.
Il Congresso, che è patrocinato dalla Regione Campania, dal Reparto di chirurgia vascolare ed endovascolare dell’Ospedale del Mare, dalla Sicve, dall’Università degli studi di Napoli Federico II, dall’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e dall’Asl Napoli I, coinvolgerà più di 100 discenti tra medici e infermieri provenienti da tutta Italia e vedrà la partecipazione di alcune tra le figure più rappresentative della Medicina.
Focus dell’evento, la chirurgia vascolare a partire dall’analisi di casi clinici, con dignità assembleare, nella quale tutte le scuole potranno presentare lavori originali, che saranno poi pubblicati sul volume del Congresso.
Abbiamo interpellato il dottor Vigliotti, responsabile scientifico del Congresso, al quale abbiamo chiesto di presentare il convegno con una analisi critica sulla sanità in Campania.
Dottor Vigliotti, il titolo di questo congresso è “Organizzazione dello spazio e qualità della assistenza: binomio per il successo”. L’Ospedale del Mare, a suo parere, sta andando in questa direzione?
In questo ultimo anno l’Ospedale è diventato punto di riferimento per l’area Sud della Campania e zone limitrofe. Possiamo affermare con soddisfazione che sia diventato un hub di riferimento per la sanità. Abbiamo raggiunto un numero di interventi molto grandi; c’è però bisogno di sbloccare l’impasse relativa alle assunzioni perché avremmo bisogno di più personale.
Secondo lei il divario tra centri ospedalieri stranieri d’eccellenza è ancora molto ampio rispetto all’organizzazione del Sistema sanitario italiano?
Il nostro Sistema sanitario nazionale è pubblico; questo non ci permette chiaramente di selezionare le patologie e non ci consente di avere centri strettamente specializzati come per esempio può avvenire all’estero. Però fuori dall’Italia riconoscono la nostra professionalità: proprio in questi giorni una paziente degli Stati Uniti in visita a Napoli ha preferito fermarsi da noi e sottoporsi ad intervento piuttosto che ritornare in America.
Se potesse esprimere un desiderio per migliorare i servizi sanitari in Campania, che cosa chiederebbe in primis?
La Campania negli ultimi anni è stata capace di annullare molti e gravi problemi in ambito sanitario, infatti tra poco uscirà dal commissariamento. Abbiamo però bisogno di nuove strutture. Intanto a Salerno si sta costruendo un nuovo ospedale; questa è la direzione giusta: maggiori investimenti per incrementare i servizi.
Veniamo al Congresso, si parlerà appunto di spazi adeguati e qualità dell’assistenza ma un altro focus sarà la chirurgia vascolare. Come sarà strutturato il congresso?
Questo congresso offrirà l’occasione per presentare il nuovo Ospedale del Mare e condividere nuove esperienze tra colleghi. Mi piacerebbe che oltre a dare informazioni sulle varie Scuole si lasci molto spazio ai giovani. Credo che sia una generazione capace di offrire buone idee e dunque daremo loro occasione di esprimersi durante la sessione plenaria. L’intenzione più ampia è di realizzare quello che vorrei definire il “Congresso di chirurgia vascolare di quello che fu il Regno delle Due Sicilie”; è importante che qui si trovino gli operatori sanitari del Sud per poter creare una rete a beneficio dei nostri pazienti. Se saremo capaci di creare consulenze reciproche e condividere i saperi, allora garantiremo strutture egualmente eccellenti in tutto il meridione, offrendo così ai pazienti la comodità di non doversi più spostare per cercare un luogo idoneo alla propria degenza. Mi piacerebbe infine che questo diventasse un appuntamento congressuale annuale, proprio per tenere salda questa rete.
Ci saranno ospiti di particolare rilevanza?
Saranno presenti all’evento i rettori delle Università, i direttori sanitari, il presidente della Regione Campania De Luca e segnalo anche la partecipazione del direttore della direzione “Diritti di cittadinanza e coesione sociale” della Regione Toscana, la dottoressa Calamai, punta di diamante nell’ambito della razionalizzazione della spesa sanitaria; in tal modo potremo soffermarci anche su un tema come questo di primaria e delicata importanza.