La Cisl-Fp sollecita un incontro ai vertici del Ruggi
21 Aprile 2020Il Sindacato contesta la scelta dell’Azienda ospedaliera di adibire locali di vestizione e svestizione in ambienti distanti dai reparti e, quindi, mettendo a rischio contaminazione dipendenti e degenti.
Sui lavori di adeguamento strutturale del triage neonatale-pediatrico nel reparto di Terapia intensiva neonatale per pazienti o sospetti Covid-19 la Cisl-Fp di Salerno chiede un confronto con i vertici dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”.
“Sebbene l’idea di creare un percorso ad hoc per i piccoli pazienti sembrerebbe meritevole di attenzione, pervengono varie segnalazioni che tale triage sarà approntato proprio nei locali spogliatoi dei lavoratori in servizio nell’Unità operativa Tin, costringendo gli stessi ad effettuare le operazioni di vestizione e svestizione nei locali prossimi all’Unità operativa di Pediatria che distano non poco dall’accesso della Terapia intensiva neonatale – dichiara il segretario generale della Cisl-Fp Salerno, Pietro Antonacchio.
Per il sindacalista cislino “tale circostanza è quantomeno paradossale. Infatti il personale deve attraversare vari corridoi, rampe di accesso, comunque parecchi metri, esponendosi non solo alla possibilità di infettarsi del virus SARS COV-2 ma, una volta finita l’emergenza, sarà esposto anche ad altri agenti patogeni, ovvero saranno essi stessi vettori di altre forme di infezione in un reparto che accoglie piccoli pazienti molto fragili ma soprattutto affetti da patologie gravi”.
“Quindi si chiede che, in un reparto così complesso, gli operatori devono essere tutelati con attenzione massima ai percorsi e non spedirli ad effettuare le operazioni di vestizione e svestizione nell’altra ala dell’ospedale – conclude Antonacchio – costringendoli a percorrere parecchi metri prima di entrare nel reparto, ponendo a rischio infettivo tutti i piccoli pazienti”