La clinica di Castel Morrone non era tenuta a fare il tampone
17 Aprile 2020In tal senso una sentenza del tribunale di S. Maria C.V. che respinge le richieste del ricorrente e dà ragione all’Asl di Caserta ed alla casa di cura “Villa delle Magnolie”.
Il Giudice del Tribunale di Santa Maria Prima Sezione civile, dottoressa Giovanna Caso con decreto numero 6415 ha rigettato il ricorso ex art. 700 cpc proposto dal sig. C.O. nei confronti della struttura Sanitaria e dell’Asl Caserta, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali.
La storia – si legge nella nota inviata dalla clinica – parte con la richiesta del ricoverato, patrocinato dall’avvocato Angelo Cocozza, che, con ricorso d’urgenza ex articolo 700 codice di procedura civile, chiedeva al Giudice di imporre alla Clinica Villa delle Magnolie di Castel Morrone l’esecuzione del tampone sulla persona ricoverata nella struttura di riabilitazione ed in procinto di essere dimesso all’esito delle cure ricevute.
Con provvedimento, inaudita altera parte, il Giudice aveva accolto la richiesta cautelare ordinando alla Asl ed alla clinica Villa delle Magnolie l’esecuzione del tampone sulla persona. La casa di cura riabilitativa si era costituita in giudizio, evidenziando la legittimità del proprio comportamento improntato al pieno rispetto delle norme in materia e delle direttive impartite dalle autorità sanitarie.
La vicenda ha avuto ampio risalto, non solo sulla stampa locale, essendo questo il primo caso in Italia in cui un Giudice ordinava l’esecuzione del tampone per la verifica di eventuale contagio da Covid-19.
Ebbene con il provvedimento decisorio, pubblicato oggi, il giudice ha riconosciuto la piena legittimità del comportamento tenuto da “Villa delle Magnolie” nella vicenda accogliendo le tesi difensive della stessa assistita dall’avvocato Andrea Di Lorenzo.