La Commissione internazionale dei diritti umani premia 5 medici irpini
1 Dicembre 2020“Attestato di apprezzamento”, questa la motivazione che dà il prestigioso riconoscimento a Paolo Ascierto, Silvestro Volpe, Michele Caraglia, Aldo D’andrea e Stefano La Verde.
Comportamenti spontanei e solidali a favore del territorio e della popolazione ma anche impegno professionale e ricerca scientifica nella lotta al Covid-19. Queste sono le motivazioni dell’” Attestato di apprezzamento” conferito dalla Commissione internazionale dei diritti umani a cinque medici irpini: Paolo Ascierto, Silvestro Volpe, Michele Caraglia, Aldo D’Andrea e Stefano La Verde. L’IHRC è una organizzazione internazionale intergovernativa impegnata in Europa e nel mondo a promuovere iniziative umanitarie, sociali e di cooperazaione.
Il primo riconoscimento è stato assegnato allo scienziato Paolo Ascierto, originario di Solopaca, direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’Istituto Tumori “Pascale” di Napoli, considerato dalla testata Expertscape tra i migliori al mondo nel settore dell’immunoterapia e oncologia medica, ma noto per aver avuto l’intuizione di utilizzare un farmaco antiartrite per curare i pazienti affetti da Coronavirus.
A seguire, Silvestro Volpe irpino, direttore dell’Unità operativa di medicina trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, diretto da Renato Pizzuti, tra i dipartimenti ospedalieri in Campania ad attivare la banca del plasma iperimmune per i malati gravi Covid-19.
Il terzo riconoscimento è andato a Michele Caraglia direttore del laboratororio Covid presso il Centro Ricerche Biogem di Ariano Irpino, presieduto dall’ex ministro Ortensio Zecchino, che ha sperimentato un tampone rapido ad alta attendibilità.
Il quarto ad Aldo D’Andrea già dirigente medico e chirurgo in pensione presso l’Unità di Chirurgia dell’Azienda ospedaliera “Moscati” di Avellino che volontariamente ha voluto prestare servizio presso il reparto Covid di Avellino.
Infine il quinto riconoscimento a Stefano La Verde, medico di base di Avellino, in rappresentanza dell’impegno dei medici territoriali che pur avendo un’elevata percentuale di pazienti affetti da Covid-19 è riuscito a gestirli da casa con impegno, dedizione e professionalità somministrando cure appropriate e portandoli alla guarigione, evitando in tal modo di occupare inutilmente i reparti ospedalieri utili per pazienti più gravi.
Gli attestati firmati dal segretario generale IHRC, Rafal Marcin Wasik e dal coordinatore per la Repubblica Italiana, Pietro Sicurelli, saranno consegnati da Salvatore Pignataro, commissario IHRC e coordinatore nazionale dell’Osservatorio nazionale per la Violenza sulle Donne, Giovani e Bambini.
“Ritengo sia molto importante per l’Irpinia e per l’intera regione Campania essere stati considerati a livello nazionale e internazionale dalla Commissione Internazionale per i Diritti Umani con il riconoscimento di quattro noti professionisti – dice il commissario IHRC Pignataro – La possibilità di conferire tali riconoscimenti a seguito della pandemia Covid 19 da parte degli organi direttivi della IHRC testimonia la grande attenzione per la tutela della salvaguardia dei diritti umani”.
Essendo irpino – conclude – ho voluto evidenziare ai vertici nazionali e internazionali l’impegno dei medici e ricercatori premiati. Naturalmente un pensiero speciale a tutti gli operatori sanitari che ogni giorno si prodigano con scienza e coscienza alla cura dei malati Covid-19″.