La corazza che riduce l’efficacia degli antibiotici

La corazza che riduce l’efficacia degli antibiotici

24 Novembre 2019 0 Di La Redazione

Un recente studio mette in evidenza che l’80% delle malattie infettive sono causate da microrganismi produttori di biofilm.

 

Quando si parla di biofilm si parla di una protezione che ne consente la proliferazione indisturbata, 200 volte più difficile da eliminare con i normali trattamenti antibiotici e antifungini.

Ricercatori dell’Istituto Dermatologico San Gallicano (ISG) hanno messo a punto e brevettato nuovi test di laboratorio per lo sviluppo di una piattaforma diagnostica innovativa che permette di misurare, in modo rapido, la produzione di biofilm dai batteri isolati e fare una analisi dei profili di sensibilità agli antibiotici dei microrganismi. Questo approccio offre informazioni essenziali per una scelta terapeutica mirata, perché identifica il tipo di antibiotico più efficace per colpire il biofilm microbico. In pratica conosciamo meglio il biofilm e gestiamo meglio la scelta dell’antibiotico contro le infezioni da germi multiresistenti.

“Solo così possiamo ottenere la guarigione di molte infezioni ed evitare la resistenza agli antibiotici che, oggi, rappresenta un grande problema a livello mondiale – evidenzia Aldo Morrone, direttore scientifico ISG –  numerosi sono i progetti di ricerca multicentrici e internazionali finalizzati ad un’ampia applicazione e quindi standardizzazione di piattaforme e procedure. Poter intervenire, in Paesi dove si concentrano numerose malattie infettive, significa contrastarne la diffusione attraverso nuove piattaforme di alta efficacia scientifica e di basso costo”.

“Lo studio più recente, pubblicato su Bmc microbiology, ha utilizzato la piattaforma per la gestione clinica delle endocarditi batteriche -spiega Enea Di Domenico, ricercatore del laboratorio di microbiologia e virologia – e si sta lavorando per estenderne l’uso a tutti i tipi di infezione ospedaliera causata da microrganismi capaci di crescere in biofilm”.

Agli Ifo Regina Elena e San Gallicano di Roma, negli ultimi anni sono state implementate  una serie di metodiche innovative e ben due brevetti; “Negli ultimi 3 anni – racconta Fabrizio Ensoli, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia – abbiamo sviluppato una serie di metodiche innovative e lavorato a due brevetti: il primo è un sistema che entro le 5 ore identifica batteri che producono biofilm; il secondo è un sistema che analizza i profili di sensibilità agli antibiotici dei batteri produttori di biofilm. I due sistemi diagnostici permettono di realizzare una piattaforma innovativa in grado di offrire elementi essenziali per una scelta terapeutica mirata in oncologia e in dermatologia”.