La democrazia interna dei medici non può tendere al governo di Putin
1 Maggio 2022Ieri, 30 aprile 2022, si è consumata una pagina vergognosa della storia della Professione Medica. A Roma, all’Hotel Marriot, sede di convocazione dell’Assemblea dei medici iscritti all’Ordine dei Medici-Chirurghi ed Odontoiatri della provincia romana, vi sono stati scontri verbali con toni gravemente accesi, poiché in occasione dell’approvazione annuale di bilancio, non si è votato in maniera ordinaria, ma per alzata di mano, senza prendere in considerazione le deleghe di voto e lasciando fuori alla sede Medici che non hanno potuto esprimere liberamente il loro consenso o
dissenso all’atto presentato dal consiglio direttivo. Ricordiamo che gli Ordini dei Medici sono strettamente collegati alla cassa previdenziale dei medici stessi, l’ENPAM, in quanto i vertici ordinistici fanno parte degli organi costitutivi dell’ente
previdenziale. Oggi 1 maggio, festa del lavoro e di libertà, non è decoroso per la classe medica che l’opinione pubblica possa pensare che i medici siano divisi per ragioni di mero potere, o, addirittura, per motivi economici.
I medici sono professionisti che hanno deciso di dedicare la loro vita alla cura delle persone. E siamo certi che ogni medico abbia tale scopo nella propria quotidianità. Scivolare su determinate dinamiche e dividersi, non solo non è corretto, ma va a screditare ogni singolo medico che lavora per più di dodici ore al giorno per la presa in carico della tutela della Salute dei Cittadini. Per evitare che tali momenti possano ripetersi in futuro, non dobbiamo dimenticare, ma ricordare, affinché rischiare che i processi democratici possano somigliare a quelli della Repubblica federale russa di Putin; a tal proposito è doveroso rivalutare determinate posizioni che possono intrappolare le rappresentanze in circoli viziosi che vanno a danneggiare l’intera Categoria.