La denuncia dell’Aspat: l’assistenza negata
10 Aprile 2021Piena, totale e fiduciosa adesione al procedimento avviato (ai sensi dell’articolo 3 della L.R. 23/1978) dal Difensore civico presso la Regione Campania, avvocato Giuseppe Fortunato che ha evidenziato sul tema dell’assistenza diabetologica nell’Asl Na 2 Nord, gravi carenze amministrative ed illegittima inadempienza normativa dell’Ente Regione. Così l’esordio dell’Associazione sanità privata accreditata territoriale (Aspat) che, in merito al problema, preannuncia: “Le strutture erogatrici di Diabetologia private accreditate avvieranno, nei prossimi giorni, tutte le iniziative necessarie a livello giudiziario, mediatico e politico-istituzionale, al fine di ottenere dal presidente De Luca una chiara e definitiva posizione della PA sulla questione della programmazione della rete territoriale diabetologica della vasta Area Nord napoletana comprendente 35 comuni dell’hinterland”.
“Giova precisare – chiarisce il presidente Aspat Pier Paolo Polizzi – che da oltre cinque anni la Asl Napoli 2 Nord non ha più fornito adeguata assistenza Lea a 54.000 pazienti diabetici e, nel contempo, ha affossato con una chiusura sine-die i presidi diabetologici autorizzati che da allora non hanno più potuto operare in convenzione in quanto senza budget e relativo contratto di fornitura”.
“Lo scorso anno – continua Polizzi – sono stati selezionati ed abilitati 8 Centri diabetologici privati, accreditati definitivamente e quindi da riavviare nelle attività assistenziali, ma la Regione non definendo il budget della branca (allo stato dal 2016 pari a zero euro!) impedisce alla Asl di somministrare i contratti agli erogatori”.
Sula questione interviene anche CittadinanzAttiva che, per stigmatizzare carenza assistenziale ed inadempienze normative, non usa mezza parole. “Questa incresciosa vicenda – dice Lorenzo Latella, segretario regionale di CittadinanzAttiva – deve finire immediatamente ed il Presidente De Luca deve ottemperare alla normativa sanando in tempi brevissimi una situazione generata anche da una “inspiegabile lentezza” della macchina burocratica, magistralmente interpretata da quei “funzionari fannulloni” che la Regione Campania si è impegnata a perseguire attraverso la normativa relativa alla cd. burocrazia lumaca. Ora si adottino gli atti amministrativi che il Difensore Civico ha documentato con il suo procedimento essere stati omessi illegittimamente”.
A seguire la richiesta del Difensore civico:
Richiesta nomina Commissario ad acta al Pres. Giunta_ Ric. 21_2021