La Dieta Mediterranea, Ecosistema intestinale e Stress Ossidativo

La Dieta Mediterranea, Ecosistema intestinale e Stress Ossidativo

12 Dicembre 2024 Off Di Francesco Santonicola*

La Dieta Mediterranea ha un importante impatto sulla salute perché
previene e migliora eventuali alterazioni dell’ecosistema intestinale e di controllo dello
stress ossidativo.
-L’Alterazione dell’ ecosistema intestinale e di funzione di barriera:
L’alimentazione ha un ruolo complesso nello sviluppo delle malattie, in quanto il suo
effetto influenza la risposta infiammatoria e l’interazione con il sistema autoimmune.
La maggior parte delle cellule immunitarie umane si trova nel tratto digestivo, e i nutrienti (vitamine, sale, acidi grassi, etc.) possono influenzare il microbioma e alterare la permeabilità intestinale, esercitando un effetto diretto sulle cellule immunitarie intestinali con la liberazione di sostanze pro-infiammatorie, tra le quali alcune citochine, che migrano verso le articolazioni e i tessuti linfoidi 1,2, 3, 4,5.
Il Microbiota, con questo termine si definisce la comunità microbica del tratto enterico,
costituita prevalentemente da batteri, oltre a lieviti, parassiti e virus. Quando queste
comunità vivono in equilibrio vi è una condizione definita di EUBIOSI.Questa è molto importante perché permette alle varie componenti del microbiota intestinale di essere funzionalmente efficaci e soprattutto di essere sincronizzate sia tra loro, sia con gli altri componenti dell’ecosistema intestinale. In tal modo il microbiota è in grado di svolgere una serie di funzioni essenziali per l’ospite: funzioni di tipo metabolico, quindi sintesi di sostanze utili all’organismo, di tipo enzimatico, di protezione e stimolo verso il sistema immunitario e di eliminazione di tossici. Pertanto, il ruolo che svolge un microbiota in buon equilibrio, in eubiosi, è fondamentale per la salute generale
dell’organismo.
Sono quattro le principali comunità batteriche: Firmicutes, Bacteroides, Proteobacteria e Actinobacteria.Firmicutes e Bacteroides rappresentano circa il 90% e molto spesso negli ultimi anni la ricerca ha dimostrato come il variare del rapporto tra queste componenti faciliti e promuove uno stato di DIBIOSI (Disbiosi che possono essere fermentative ,putrefattive e miste con conseguenti intolleranze secondarie al glutine o al lattosio) che può essere correlata
a malattie non soltanto dell’apparato digerente, ma anche, solo per citarne alcune, a diabete e obesità, dermatite, patologie cardiovascolari, Alzheimer, Parkinson o addirittura a malattie sistemiche.
-Alterazione del controllo dello Stress ossidativo:
In tutti gli organismi viventi esiste un delicato equilibrio fra la produzione e l’eliminazione delle cosiddette specie chimiche ossidanti. Purtroppo però, in determinate condizioni ,aumentanodi livello in determinati distretti e proprio per la loro capacità ossidante possono attaccare e quindi danneggiare molecole endogene ,quali lipidi, glicidi, proteine, con conseguenti lesioni dapprima circoscritte e poi via via più diffuse con coinvolgimento sistemico e da qui si parla di Stress Ossidativo.
In condizioni normali, di riposo e buona salute , le piccole quantità di radicali liberi, hanno effetti fisiologici positivi.
Per prevenire o, comunque, rallentare questi processi indesiderati di ossidazione, gli
organismi viventi si sono “adattati” a convivere con la presenza delle SCO, difendendosi
dalle potenziali lesività di queste ultime grazie ad un complesso sistema di difesa, costituito dagli antiossidanti. Questi comprendono una serie di enzimi e di agenti non enzimatici, di provenienza sia esogena(vitamine, polifenoli) che endogena
(acido urico, birilubina).Le cause che portano ad un aumento della produzione di SCO
possono essere esogene e endogene. Le prime comprendono agenti fisici (ad esempio radiazioni
ionizzanti),chimiche (alcol, farmaci, xenobiotici) e biologici (ed virus e batteri), le seconde sono legate ad un iperstimolazione dei sistemi enzimatici .Viceversa, un abbassamento delle difese antiossidanti può essere legato ad una ridotta assunzione e/o un aumentato consumo e/o una diminuita biodisponibilità di antiossidanti. Oggi è ampiamente riconosciuto che lo Stress Ossidativo gioca un ruolo rilevante non solo nell’accelerare il fisiologico processo dell’invecchiamento ,ma anche nel favorire o
aggravare una serie di patologie infiammatorie e/o degenerative ,quali l’aterosclerosi e l’ipertensione, il morbo di Parkinson, la
malattia dell’Alzheimer, il diabete mellito, l’obesità, le dislipidemie e persino
alcune forme di cancro. Purtroppo, lo stress ossidativo non è una “malattia” nel senso
convenzionale del termine ma una condizione patologica “trasversale” comune a molte
malattie, che si genera per effetto della rottura di un equilibrio biochimico.
LA DIETA MEDITERRANEA riduce i marker dell’infiammazione (proteina C reattiva ,interluchina-6 e la molecola dell’ adesione intracellulare-1), e aumenta la
capacità dell’ormone anti-diabete l’adinopectina e un miglioramento della funzione endoteliale e dell’elasticità delle arterie e riduce la formazione dei radicali liberi. Infine consumare una dieta mediterranea riduce anche il rischio di malattie
neurodegenerative e di tumori.
La Dieta Mediterranea ha effetti benefici sulla salute perché si tratta sostanzialmente di
una dieta antiinfiammatoria, ricca di sostanze antiossidanti che contrastano l’ambiente
ideale alla proliferazione delle cellule tumorali”. Sostanze infiammatorie, promuovono
attraverso l’azione di fattori di crescita, la proliferazione cellulare incontrollata. Una
base infiammatoria, inoltre, è condivisa anche dalle malattie croniche, quali quelle
neurodegenerative e cardiovascolari. Ma questa è solo una parte dei possibili
meccanismi biologici che potrebbero spiegare gli effetti benefici della Dieta Mediterranea.
La base del miglioramento e la prevenzione di queste alterazioni è la DIETA MEDITERRANEA che è essenziale per tenere sotto controllo: Il Livello Glicemico, L’introito di grassi, L’introito di proteine, L’eccesso o difetto di peso corporeo, Il Microbiota intestinale e lo Stress Ossidativo. Una equilibrata Alimentazione Mediterranea rispecchia queste caratteristiche. L’alimentazione Mediterranea è ipocalorica, formata dal 70% dell’apporto calorico giornaliero da vegetali e dal
30% da prodotti animali.
E bene prendere di riferimento la piramide alimentare della DM con alla base gli alimenti antinfiammatori con un consumo frequente al giorno e nella cima della piramide gli alimenti pro-infiammatori con un consumo ridotto alla settimana, sulla base di questo è importante tenere conto della suddivisione percentuale dei macroelementi 60% Glucidi, 15% Proteine,35% Grassi sulle calorie giornaliere, non dimenticandoci di avere degli orari ben precisi fra i vari pasti della giornata.

 

 

*Dott. Francesco Santonicola: Biologo, specialista in Nutrizione Clinica e Preventiva, membro dell’Osservatorio Internazionale sullo Stress Ossidativo e responsabile scientifico del Provider per la Società scientifica Anardi.