La dieta per una vita longeva e in salute (I parte)
19 Luglio 2020Prefazione
Gli autori hanno cercato di riassumere quello che c’è da sapere per vivere in salute. Partendo da Ippocrate narrano in grandi linee quello che l’esperienza di oltre 2000 anni ci ha insegnato sui fattori che influenzano la salute dell’uomo (Homo sapiens). Considerando l’ambiente inquinato in cui viviamo, hanno giustamente ritenuto opportuno incominciare con un’alimentazione disintossicante, per liberare il corpo umano soprattutto dai metalli presenti, presenti nell’ambiente e che direttamente o indirettamente vengono assorbiti dal corpo umano e interferiscono con il metabolismo, provocando disturbi che vanno da un semplice mal di testa a malattie degenerative o invalidanti.
Gli autori sottolineano l’importanza delle antiche cultivar di grano che rispetto a quelle moderne mostrano di essere più salutistiche, in quanto permettono di ottenere farine e prodotti da forno più ricchi di nutrienti, vitamine, polifenoli e antiossidanti rispetto a quelli ottenuti da cultivar più moderne. La ricerca sulle differenze tra prodotti ottenuti da grani antichi e moderni ha evidenziato la superiorità dei primi. Tuttavia, le differenze non sono solo genetiche, ma anche di modalità di coltivazione e ambientali. Le forme di agricoltura biologica risultano sempre, senza eccezione, superiori a quelle di agricolture industriali, intensive e monocolturali.
Quanto detto per i grani, vale anche per tutti gli altri prodotti agricoli, dagli ortaggi alle piante da olio e da frutta.
Per finire, gli autori accennano all’importanza dell’acqua come alimento, anche se l’acqua influenza la vita dell’uomo, aldilà delle sue funzioni metaboliche, attraverso il clima e gli ecosistemi in cui si sviluppa la vita dell’uomo e di tutti gli altri organismi che accompagnano la sua evoluzione.
L’acqua costituisce in media almeno il 60-70% in peso del corpo umano. Ma il dato ancora più importante è che l’acqua costituisce circa il 99% delle molecole che costituiscono il corpo umano. Tutte le altre molecole, come le proteiche, gli amminoacidi, gli acidi grassi, i carboidrati, gli zuccheri, i minerali, macro e microelementi e le vitamine costituiscono in media l’1%. Ciò significa che le reazioni di ossidoriduzione, che caratterizzano la vita di un individuo, avvengono grazie alle molecole d’acqua, donatrici di elettroni.
I contenuti dell’opera, creano le premesse per promuovere ulteriori ricerche, necessarie a comprendere ulteriori aspetti della vita umana in salute. L’uomo ha bisogno di conoscere meglio i percorsi che conducono alla buona salute, sia per prevenire e sia per curare malattie che si sono sviluppate come conseguenza del mismatch tra l’evoluzione biologica e quella culturale, malattie che prima della rivoluzione neolitica, industriale e verde erano quasi sconosciute. In altre parole, l’uomo ha bisogno di ricerche volte a capire cosa fare per correggere lo sfasamento che si è creato tra evoluzione biologica, più lenta, ed evoluzione culturale, più veloce. La conoscenza sull’epigenomica ci insegna che non siamo vittime dei nostri geni, ma siamo noi, con le nostre scelte, a decidere la nostra vita in salute.
In conclusione, penso che il lavoro degli autori di questo scritto abbia voluto offrire un quadro d’insieme sugli accorgimenti da adottare per vivere in salute, ma anche per avviare un vero e proprio progetto di ricerca, avente come obiettivo principale quello di verificare la bontà del cammino intrapreso, ma anche di proporre nuovi filoni di ricerca. I pazienti saranno anche attori della ricerca.
Pietro Perrino*
*Agronomo e Genetista, già direttore della Banca Genetica del CNR di Bari)
Adrea Del Buono e Rocco Palmisano