La dieta per una vita longeva e in salute (IV parte)

La dieta per una vita longeva e in salute (IV parte)

25 Luglio 2020 0 Di Andrea Del Buono e Rocco Palmisano

L’Associazione Buona Sanità e la Fondazione DDClinic collaborano per un fine sociale comune: promuovere uno Stile di Vita disintossicante (eubiotico) per una buona salute in longevità, selezionando alimenti “salutari”, non in termini di calorie o per contenuto di fibre, ma per i micro-nutrienti capaci di regolare l’escrezione dei metalli tossici e di modulare l’espressione dei nostri geni riducendo il grave fenomeno dell’inflammaging che è la concausa di tutte le patologie croniche che ben conosciamo. Il nostro lavoro si è focalizzato sulla grave presenza dei più pericolosi killer silenziosi per la nostra salute: i metalli tossici.

1.2. NOSTRO “MODUS OPERANDI”

  • Allo scopo di monitorare e gestire l’eliminazione dei metalli pesanti proponiamo l’analisi dei metalli in matrici biologiche tramite esame mineralometrico del capello e su altre matrici biologiche.
  • Consigliamo le “Cultivar” locali (per la maggiore resilienza agli stressors ambientali) selezionando le varietà che meglio si adattano al clima ed al terreno, sia per presenza di Bio-complessi fondamentali per la tolleranza delle piante ai metalli pesanti presenti nell’ambiente che per proteggerne il prodotto destinato all’alimentazione umana tramite un meccanismo di fitochelazione (fitochelatine); tale processo limita il danno al vegetale e ne preserva le qualità organolettiche.
  • Educhiamo la popolazione ad un’Alimentazione Eubiotica con varietà locali e particolari percorsi di cucina.
  • Adottiamo piani alimentari personalizzati, basati su una ricca e variata dieta borbonico-mediterranea.
  • Incentiviamo l’Ecologia Microbica nei terreni agricoli tramite l’utilizzo di Batteri e consorzi microbici (varietà microbica) per migliorare il pattern micronutrizionale dei prodotti: Alimento Funzionale Eubiotico

 

1.3. OBIETTIVI GENERALI DELLO STILE DI VITA

MEDITERRANEO-BORBONICO:

  • Incidere sul cambiamento di alcune abitudini personali dannose che aumentano il carico dei metalli tossici il quale altera il metabolismo delle nostre cellule e blocca i meccanismi di autoriparazione endocellulare, minando il nostro benessere in modo silente ed occulto (autofagia).
  • Educare agli acquisti privilegiando prodotti a km 0.
  • Integrare l’attività fisica settimanale; ridurre il peso corporeo.
  • Sensibilizzare al follow-up di patologie croniche e aiutare ad incrementare il senso di benessere personale.

1.4. IL BINOMIO: SALUTE E LONGEVITÀ

I Ricercatori ci indicano come una dieta corretta e bilanciata sia un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie e di trattamento per molte altre, ma queste informazioni prendono in considerazione solo una parte dell’alimento ovvero i macronutrienti; mentre le nostre analisi bromatologiche degli alimenti, in sintonia con le ricerche degli ultimi anni, ci indicano che a mantenerci longevi e in “Buona Salute” sono proprio il contenuto dei micronutrienti e l’assenza dei “Metalli” pesanti.

Questa è una nuova conquista nella ricerca scientifica della nutrizione che genererà conoscenze nuove e complesse sulla salute e sul benessere attraverso differenti cibi e modelli alimentari, al di là dell’effetto dei singoli macro-nutrienti. L’estrema attualità del tema ha indotto il BMJ (British Medical Journal) a lanciare una nuova serie di articoli per esaminare l’impatto sulla salute tramite evidenze scientifche su “ciò che sappiamo e su ciò che abbiamo bisogno di sapere” in un ambito di fondamentale importanza per la salute pubblica.

Parlare di alimentazione e non considerare il rischio di inquinanti silenziosi e fortemente tossici provenienti dall’ambiente è indiscutibilmente una carenza da colmare in termini di conoscenza.

Le analisi da noi eseguite sui terreni per la ricerca dei metalli tossici ci ha consentito di considerare i metalli pesanti Biomarker Ambientali di rischio. Ovviamente, è noto come la loro presenza sia di per sé negativa sulla salute sia degli organismi animali che vegetali (Vismara, 1992; Miller, 1997; Smith and Smith, 2006; Marinelli-Montemarano-Liguori-D’Amora, 2002). Ma la loro pericolosità, oltre che nella natura chimica e nella persistenza, risiede nella loro capacità di bioaccumularsi, fenomeno strettamente connesso anche a quello della biomagnificazione (Smith and Smith, 2006). Infine, il danno da metalli tossici interessa anche gli organi riproduttivi e, quindi, i nostri figli.