La dieta per una vita longeva e in salute (XVIII parte)
16 Agosto 20206 L’IMPORTANZA DEI SUCCHI VIVI
A cura di Rocco Palmisano
L’estrattore di succhi è un piccolo elettrodomestico che permette di estrarre da frutta e verdure il succo separandolo dalle fibre. Fino a meno di 10 anni fa, era difficile reperirlo in Italia ed era alquanto costoso. Oggi, va molto di moda anche perché i prezzi sono calati per effetto di una notevole domanda. Quando è indicato l’uso dell’estrattore? Oggigiorno, l’alimentazione è molto carente di nutrienti in quanto l’agricoltura intensiva non rispetta la capacità rigenerativa del terreno. Fare più raccolti all’anno (soprattutto con lo stesso tipo di piante) sullo stesso pezzo di terra non permette al terreno di rigenerarsi, e questo è solo uno dei motivi delle carenze nei cibi odierni degli elementi essenziali necessari per nutrire animali ed umani. Un tempo, i contadini non coltivavano lo stesso genere di piante sempre sullo stesso terreno, facevano un’agricoltura rotativa e rispettavano le stagioni. Oggi, invece, uno stesso frutto o ortaggio, grazie all’utilizzo delle serre, è possibile coltivarlo tutto l’anno. Tra l’altro, ora, è possibile consumare sempre, in qualsiasi stagione, gli stessi cibi a causa della facilità dei trasporti aerei; infatti, molti frutti ed ortaggi sono disponibili tutto l’anno perché vengono importati da altri continenti. I frutti importati dagli altri continenti sono, purtroppo, carenti degli elementi nutritivi sottili (energetici) oltre ad essere contaminati da sostanze chimiche che ne accelerano o rallentano la maturazione. Gli elementi nutritivi essenziali non sono solo i minerali, gli enzimi e le vitamine (come tutti sanno): questi elementi possono essere e vengono, spesso, integrati. Gli elementi essenziali sottili (che pochi conoscono) non possono essere aggiunti perché dipendono dal tipo di energia (non solo del sole) che va in risonanza con le nostre cellule. Noi siamo esseri elettromagnetici, e l’elettromagnetismo di un continente è diverso da quello di un altro. L’acqua delle nostre cellule va in risonanza (facendo funzionare al meglio l’organismo) con lo spettro elettromagnetico del luogo di nascita. Potrebbe essere questo il motivo per cui molte persone sentono un forte richiamo del proprio paese nativo, nella vecchiaia, per poter morire ed essere seppellite nella propria terra? L’estrattore di succhi, oggi, rappresenta un efficiente modo di assumere ed integrare gli elementi nutritivi che, pur presenti nei cibi, non vengono assorbiti a causa della nostra frettolosa masticazione. Per ottenere succhi vivi di qualità, però, è necessario che la frutta e la verdura che vengono usate siano eccellenti e, possibilmente, di origine biologica o biodinamica o, meglio ancora, selvatica di terreni incontaminati. Oggigiorno, l’ideale sarebbe consumare erbe e frutti selvatici “coltivati” in serra per proteggerli dagli inquinanti presenti nell’atmosfera (scie chimiche, gas industriali, particolati dei veicoli, ecc).
Per ottenere dei succhi validi dal punto di vista nutrizionale è necessario utilizzare un estrattore a basso numero di giri (per non ossidare gli enzimi e le vitamine) e che il materiale (plastica), che viene a contatto con gli ingredienti, non rilasci bisfenolo A (BPA) che è una sostanza cancerogena. Il valore nutrizionale più importante dei succhi è rappresentato dalla presenza, nei succhi freschi, di enzimi, vitamine, minerali non ossidati ma, soprattutto, dall’acqua bioattiva, dall’ossigeno e dagli acidi organici (precursori dell’indispensabile acido carbonico la cui azione a livello dei capillari è inestimabile ed indispensabile). L’acido carbonico (H2CO3), inoltre, è fondamentale per la produzione dell’idrogeno, la fonte energetica principale delle cellule. La degradazione degli acidi organici in acido carbonico e la trasformazione di quest’ultimo in anidride carbonica ed acqua fanno sì che il lume dei capillari venga reso pervio permettendo una migliore perfusione dei liquidi organici. I succhi vivi sono anche capaci di neutralizzare (chelandole) alcune sostanze tossiche che possono essere presenti nei cibi spremuti. È ovvio che l’alimentazione normale non può essere soddisfatta esclusivamente con i succhi perché al nostro corpo servono anche le fibre. Inoltre, poiché la secrezione degli enzimi salivari (ptialina) ha un ruolo fondamentale per la digestione degli zuccheri presenti nei cibi vegetali, è essenziale una prolungata masticazione (atto che stimola la secrezione salivare) difficilmente fattibile bevendo un succo, a meno che non venga insalivato con molta pazienza.
Quando fate un programma nutrizionale a base di succhi vivi, vi raccomando di diluirli con acqua alcalina ed idrogenata in un rapporto, almeno, di 1:1 ma meglio ancora di 1:3 ove ad una parte di succo si aggiungono due parti di acqua possibilmente alcalina ionizzata e idrogenata. Bevendo succhi molto concentrati si rischia di sprecare nutrienti e assumere troppi zuccheri.
Un buon estrattore serve anche per preparare vari tipi di latte vegetale e creme spalmabili realizzate con semi oleosi opportunamente idratati e tassativamente crudi e biologici in modo da salvaguardarne il valore nutritivo. Vi assicuro che questi prodotti non hanno niente da invidiare, in gusto e genuinità, a quelli che si comprano, anzi! L’unico neo è il tempo necessario per prepararli.