La Fp-Cgil Salerno a difesa dei GOM del “Ruggi”: i dati parlano chiaro

La Fp-Cgil Salerno a difesa dei GOM del “Ruggi”: i dati parlano chiaro

21 Febbraio 2025 Off Di La Redazione

La Fp Cgil respinge fermamente le critiche mosse nei confronti dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno e della Rete Oncologica Campana (ROC)
I dati ufficiali della Rete Oncologica Campana, riportati nel report annuale VALPEROC, dimostrano che grazie all’operato dei GOM è stato possibile ridurre notevolmente i flussi migratori dei pazienti oncologici verso altre regioni d’Italia. Questo rappresenta un chiaro segno di efficienza e qualità delle cure fornite sul nostro territorio.
È fondamentale sottolineare il ruolo del case manager nel GOM, il quale garantisce un supporto costante e personalizzato ai pazienti oncologici. Grazie al GOM e alla figura del case manager, il paziente oncologico non si sente più solo con la sua malattia, ma viene seguito in tutte le fasi del percorso, dalla diagnosi all’esame istologico e alla terapia personalizzata. La presa in carico rapida dei casi clinici, spesso entro pochi giorni, testimonia l’efficienza del sistema e l’impegno del team a fornire un’assistenza tempestiva e di alta qualità.
Il GOM si riunisce settimanalmente per discutere i casi clinici e per decidere il percorso terapeutico più adatto per ogni paziente. Con l’arrivo dell’esame istologico, il caso clinico viene subito discusso nelle riunioni GOM, che vengono svolte ogni settimana, redigendo un verbale, e successivamente i medici oncologi prendono in carico il paziente in pochi giorni. Il paziente viene informato del proprio percorso terapeutico e in poche settimane viene stabilito l’inizio della terapia personalizzata.
Negli anni, l’instancabile lavoro effettuato da tutto il team del GOM ha fatto evidenziare con dati ufficiali, pubblicati dalla Rete Oncologica Campana con il report (VALPEROC) eseguito ogni anno, una notevole riduzione dei flussi migratori dei pazienti oncologici verso altre regioni d’Italia. Questo risultato ci rende entusiasti perché vuol dire che il lavoro sta diventando un lavoro di qualità che soprattutto le persone meno abbienti, le cosiddette “fasce deboli”, possono contare su un sistema sanitario volto ad evitare i cosiddetti “viaggi della speranza” in altre regioni.
Siamo pienamente consapevoli delle criticità riguardanti i percorsi dei pazienti oncologici e riteniamo che ogni sforzo delle aziende e degli operatori debba essere volto ad accelerare la presa in carico e l’effettuazione delle terapie.
La Fp Cgil invita le istituzioni a continuare a sostenere e valorizzare questo modello, con l’obiettivo di migliorarne sempre di più l’efficacia ad esclusivo interesse dei pazienti bisognosi di cure. La nostra organizzazione sindacale si impegna a vigilare affinché le risorse necessarie siano sempre garantite e che il personale sanitario possa operare nelle migliori condizioni possibili, per il bene dei pazienti e della comunità.
La Fp Cgil rimane a disposizione per ulteriori confronti e chiarimenti, con l’obiettivo di promuovere un sistema sanitario che risponda efficacemente alle esigenze dei cittadini.
A dichiararlo, in una nota congiunta, il segretario generale FP CGIL Salerno, Antonio Capezzuto e il segretario regionale FP CGIL Campania, Antimo Morando.