La gestione del colesterolo non-HDL fa la differenza sin dall’infanzia
23 Aprile 2024Un recente studio pubblicato su JAMA ha gettato nuova luce sull’importanza della gestione dei livelli di colesterolo non ad alta densità (non-HDL) fin dall’infanzia per prevenire eventi cardiovascolari (CVD) in età adulta. Guidato da Feitong Wu, del Baker Heart and Diabetes Institute a Melbourne (Australia), questo studio si distingue per la sua ampia portata e il lungo periodo di follow-up.
I ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da sei coorti prospettiche che hanno coinvolto bambini di età media di 10 anni, seguiti fino all’età adulta negli Stati Uniti e in Finlandia.
I risultati hanno rivelato che sia i livelli di colesterolo non-HDL nell’infanzia sia quelli nell’età adulta sono associati a un aumentato rischio di eventi cardiovascolari del 42% e del 50% rispettivamente, suggerendo anche che gli effetti nocivi del colesterolo alto possono essere mitigati se i livelli vengono normalizzati prima dell’età adulta.
Gli individui che avevano livelli di colesterolo non-HDL dislipidemici durante l’infanzia ma che rientravano nei limiti consigliati in età adulta non mostravano infatti un rischio significativamente aumentato di eventi CVD, paragonabile a quello degli individui che non avevano mai presentato dislipidemia.
“Questi risultati suggeriscono che gli interventi per prevenire e ridurre i livelli elevati di colesterolo non-HDL nell’infanzia possono aiutare a prevenire la CVD prematura” commenta Wu, sottolineando la necessità di linee guida chiare e interventi tempestivi per combattere le malattie cardiovascolari fin dall’infanzia.