La lotta ai tumori che colpiscono i più piccoli
15 Febbraio 2020Oggi, 15 febbraio, si celebra la XIX Giornata mondiale contro il cancro infantile, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità e da Childhood cancer international.
Come oramai succede da diversi anni, la rete globale di 188 associazioni di genitori dei bambini colpiti dal neoplasie, con sede in 90 paesi e 5 continenti, è stata protagonista dell’iniziativa di sensibilizzazione sul tema.
La Giornata nasce, infatti, per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e stimolare il dibattito medico scientifico sul cancro nei bambini e nei ragazzi, sviluppare la cultura della prevenzione, aumentare la consapevolezza delle sfide che si trovano ad affrontare i malati, le loro famiglie, i lungo-sopravviventi, accendere l’attenzione sulla dimensione affettiva e psicologica della malattia.
In Italia la Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica Fiagop, socio fondatore di Cci, ha organizzato per la Giornata un convegno medico scientifico e una campagna di sensibilizzazione pubblica.
Ogni anno nel mondo oltre 300.000 bambini e adolescenti ricevono una diagnosi di tumore e, nonostante l’incremento dei tassi di guarigione negli ultimi anni, la mortalità è ancora troppo elevata. Infatti, il cancro infantile rappresenta la prima causa di morte per malattia non trasmissibile dopo il primo anno di età.
Nei paesi “ricchi” la percentuale di guarigione si attesta intorno all’80%, ma nei paesi svantaggiati si stima che soltanto il 20% dei bambini abbia la possibilità di una diagnosi tempestiva, accesso a terapie d’eccellenza, continuità delle cure.
In Italia ogni anno si ammalano circa 1.500 bambini nella fascia di età 0-14 anni e 900 adolescenti. Negli ultimi anni si sono raggiunti buoni livelli di cura e di guarigione per le leucemie e i linfomi, mentre per i tumori solidi, tra cui principalmente quelli cerebrali, i neuroblastomi e i sarcomi, le percentuali di guarigione rimangono ancora basse.