La Medicina è maschio e femmina
10 Giugno 2019Oggi – a partire dalle 9, nell’auditorium dell’Isola C3 al Centro direzionale di Napoli – è stato affrontato il tema della necessità di un diverso approccio terapeutico nella cura dell’uomo e della donna.
Promosso dalla Regione Campania l’incontro sulla Medicina di Genere intende proporsi quale momento di riflessione sulla prevenzione diagnosi e cura delle malattie comuni ai due sessi ma che in tanti casi ricadono in maniera diversa sull’uomo e sulla donna.
“Attualmente – si legge nella brochure di presentazione dell’evento – sia a livello nazionale che internazionale, a fronte di evidenze consolidate di differenze di genere in medicina, non si rileva una opportuna attenzione al problema nella pratica clinica e nei corsi di formazione sanitaria. Nel corso dell’ultimo ventennio le politiche sanitarie nazionali e regionali hanno intensificato azioni di sensibilizzazione nei confronti delle differenze di genere. Secondo le organizzazioni internazionali, la salute e la medicina di genere sono un obiettivo strategico sia per la sanità pubblica che per l’appropriatezza della prevenzione e della cura”.
La Regione – spiega Antonella Guida, dirigente di staff Direzione generale tutela salute della Campania – è impegnata a fondo su questa tematica, anche con l’istituzione di un proprio tavolo tecnico dal quale saranno ricavate le linee guida per dare applicazione alle indicazioni elaborate dal livello nazionale su questo segmento della sanità pubblica che riveste carattere strategico per il futuro dell’assistenza”.
“le evidenze scientifiche sulla medicina di genere – riprende Ugo trama, responsabile dl servizio farmaceutico regionale – stanno avendo sempre più riscontro nella reale pratica clinica. Anche per questo L’Ente Regione ha emanato un decreto volto alla creazione di un gruppo di lavoro sulla medicina dei genere finalizzato anche alla creazione di percorsi formativi ed informativi atti a coinvolgere non solo soggetti istituzionali.”
Nel corso dell’incontro, lente di ingrandimento sull’emicrania che “colpisce il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. L’emicrania ha un forte impatto sia sulla qualità della vita che sui costi diretti e indiretti sostenuti dalla società e viene ormai considerata un importante problema di salute pubblica. d’altronde tutti gli organismi internazionali, compresi gli organismi istituzionali europei, hanno raccomandato che le attività di ricerca, sia preclinica che clinica, tengano conto di queste differenze promuovendo lo sviluppo di una medicina di precisione e personalizzata, di una medicina quindi sempre più su misura per ciascun individuo”. Hanno contribuito alla riuscita dell’evento con i propri interventi, tra gli altri: la senatrice, Paola Boldrini; Antonio Giordano, commissario Azienda ospedaliera dei Colli; Marina Rinaldi, dirigente regionale Interventi sociosanitari; il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti; Gioacchino Tedeschi, ordinario di neurologia all’Università Vanvitelli.