La medicina in rosa è innovazione
11 Aprile 2019La consigliera regionale di Forza Italia, Flora Beneduce, su buone pratiche e progresso: “Innovazione non è solo hi-tech, anche la medicina di genere lo è”.
Un’unica specie, quella umana, ma “divisa” da peculiarità proprie che rendono necessario un diverso, e più mirato orientamento, alla cura.
“L’innovazione non è soltanto quella hi-tech, tecnologica. Anche un diverso approccio a settori impattanti della vita delle nostre comunità, come la sanità, può rivelarsi un’iniziativa innovativa e favorire standard superiori di qualità della vita. Specie per le donne. Ecco perché ritengo una buona pratica, altamente innovativa, la medicina di genere”. A dichiararlo è Flora Beneduce, consigliere regionale di Forza Italia e componente della Commissione Sanità della Campania, intervenuta questo pomeriggio al convegno dal titolo “La creatività femminile, la cultura dell’innovazione, motori di diverso sviluppo socio-economico”, promosso da Fidapa a Villa Fondi, nel comune di Piano di Sorrento
“Il decreto Lorenzin ha posto una prima pietra nel campo della medicina di genere, mancano ancora alcuni decreti attuativi ma qualcosa si muove. La Campania si è anche dotata di un tavolo tecnico per la diffusione di nuove prassi nelle Asl e per la prevenzione di genere sulla base dei dati epidemiologici disponibili. È un tavolo aperto, ci auguriamo che tutte le Asl vogliano prenderne parte”, evidenzia la consigliera azzurra.
“La medicina di genere è un tema centrale per rispondere alla domanda di salute che ci proviene dalle nostre comunità – chiude Beneduce – forse non tutti sanno che le donne muoiono di più rispetto agli uomini per alcune patologie, specie per quelle cardiovascolari, e che talune sperimentazioni non vengono effettuate su campioni femminili per ragioni legate a peculiarità specifiche delle donne. Tutto questo va riconsiderato per rendere più inclusiva la medicina, rilanciando quella di genere. Anche questa sarebbe una bella innovazione per la nostra regione e per la nostre comunità”.