La Penisola sorrentina come un carciofo…un pezzo per volta
28 Febbraio 2019 0 Di La RedazioneUn aranceto abbattuto fa più rumore di un parcheggio che cresce. Parafrasando il vecchio adagio si rende l’idea di un’azione che rischia di minare gli equilibri della costa più bella del mondo.
Non si ferma l’azione del Wwf-Terre del Tirreno che si oppone strenuamente a qualsiasi sfregio ambientale, magari giustificato dalla voce pubblica utilità. Come se questa voce non potesse essere coniugata unita a quella del minimo impatto ambientale. Parte così l’esposto relativo al disboscamento di un intero aranceto con centinaia di alberi, in via San Renato a Sorrento, per far posto ad una nuova potente centrale elettrica… e ad un parcheggio a servizio del cimitero per il giorno dei morti (?)
Nonostante la replica della Terna, ad un comunicato Wwf che lanciava l’allarme, in cui la società ha tenuto a precisare che il progetto è stato “condiviso con la cittadinanza” e che… “esso prevederà l’ottimizzazione degli spazi ma soprattutto particolare attenzione al suo inserimento paesaggistico, con la piantumazione di nuovi alberi e quindi successive soluzioni a bassissimo impatto ambientale”
Nella nota inviata alla stampa, il Wwf fa notare che, “da quanto appare dagli elaborati progettuali visionati, nessun albero verrà ripiantato nell’intero fondo (di circa 7000 mq) e anche il millantato “inserimento paesaggistico” altro non è che un edificio cubico orribile, con dei vasi sul bordo della copertura (giardino pensile?) che si staglia ben visibile dietro il muro di cinta di via San Renato, su di una vasta superficie totalmente pavimentata”.
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