La prevenzione per combattere la maculopatia

La prevenzione per combattere la maculopatia

1 Febbraio 2020 0 Di Giuseppe Manzo

A Salerno l’Azienda sanitaria locale si attiva per dare vita (nosocomio di Eboli) al progetto di medicina preventiva volto a contrastare la grave patologia oculistica.

 

L’Asl Salerno, diretta da Mario Iervolino, aderisce alla campagna di prevenzione e diagnosi delle degenerazioni maculari senili, attraverso l’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli con screening gratuiti dedicati. I cittadini interessati, di età superiore ai 50 anni, potranno essere visitati, a partire da martedì 4 febbraio, dalle 14 alle 18, dall’équipe di specialisti a disposizione per diagnosticare la presenza di qualsiasi forma di maculopatia ed eventualmente suggerire le opportune terapie. Le date successive: mercoledì 5, martedì 11, mercoledì 12, martedì 18, mercoledì 19, martedì 25 e mercoledì 26 febbraio, sempre dalle 14 alle 18.

Per usufruire dello screening gratuito è sufficiente prenotare la propria visita sul sito web  www.curagliocchi.it seguendo le istruzioni indicate.

Il mese della prevenzione e diagnosi delle maculopatie nasce per iniziativa del Centro Ambrosiano Oftalmico (Camo) e della Clinica Oculistica dell’Università Vita-Salute Istituto Scientifico San Raffaele di Milano. E da un’indagine demoscopica effettuata a livello nazionale risulta che il 10 per cento degli italiani ha una conoscenza e una consapevolezza della gravità della maculopatia sia essa dovuta alla degenerazione senile che al diabete.

La maculopatia è una malattia dell’occhio che si verifica quando la macula, ovvero la parte centrale della retina, si deteriora, e non garantisce più una visione centrale distinta. Come conseguenza di questo deterioramento, il soggetto perde parte della sua funzione visiva al centro del campo visivo e vede gli oggetti come distorti e sfocati. Quella “senile” è una delle forme più comuni e forse più conosciute di maculopatia, che esordisce dalla maturità in poi. E’ una malattia da non sottovalutare poiché è una delle più comuni cause di cecità senile al mondo.