La Regione “brucia” soldi pubblici

La Regione “brucia” soldi pubblici

17 Aprile 2019 0 Di La Redazione

La denuncia è del Sindacato medici italiani (Smi) che punta l’indice contro l’accordo siglato con i pediatri per le consulenze specialistiche, nate per “intercettare” i codici bianchi e ridurre gli accessi in Pronto soccorso.

Con decreto dirigenziale il 9 aprile scorso, la Regione ha dato corso al Progetto di Consulenza Specialistica Pediatrica allo scopo d’intercettare i codici bianchi pediatrici sul territorio. Tale misura è ai limiti del paradosso in quanto causa un aumento di spese per il servizio sanitario pubblico e crea una disparità salariale tra i medici” ha dichiarato Luigi De Lucia, Segretario regionale della Campania dello SMI.

“Occorre ricordare che l’attività pediatrica è svolta regolarmente durante i giorni feriali dai Pediatri di Libera Scelta mentre la medesima attività è svolta nei giorni festivi, prefestivi e notturni dai medici di Continuità Assistenziale”.

“Nel progetto di consulenza si offrono 60 euro ad ora, che più i contributi  fanno  quasi 800 euro  per un  turno di 12 ore, di compenso ai Pediatri di Libera Scelta, ad un costo che sembra spropositato in quanto per la medesima prestazione viene erogato con un compenso 29 euro lordi ai medici di Specialistica Ambulatoriale; per di più, c’è da aggiungere, che quest’attività può essere svolta molto bene dai medici della Continuità Assistenziale con circa 23 euro lordi all’ora. Siamo al libero arbitrio” continua De Lucia.

“Il provvedimento regionale crea una disparità salariale trai i medici, favorendo la duplicazione delle spese, non valorizzando a pieno le competenze dei medici di Continuità Assistenziale. Il decreto deve essere ritirato, per il bene dei pazienti e per il rispetto della professione medica. Lo SMI si riserva la possibilità di presentare un esposto alla Corte dei Conti contro questo decreto della Giunta Regionale della Campania, anche se già in questo senso alcuni medici di Continuità Assistenziale della Campania abbiano provveduto a farlo” conclude il segretario regionale della Campania del Sindacato Medici Italiani.