La Sanità che muore, Cisl Fp Campania e Napoli scrivono al sindaco Manfredi
16 Maggio 2022I segretari Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio: “Serve un incontro urgente sulle criticità del settore”.
Le Cisl Funzione Pubblica della Campania e di Napoli hanno scritto una lettera al sindaco Gaetano Manfredi con la quale sollecitano un incontro urgente “per affrontare le tante criticità esistenti nella sanità in città, con l’obiettivo di riorganizzare l’offerta al fine di consentire ai cittadini l’accesso alle cure fino ad oggi nei fatti negato”.
Lorenzo Medici e Luigi D’Emilio, rispettivamente leader regionale e metropolitano della categoria, segnalano che la Regione Campania ha compiuto “scelte estemporanee con chiusure, dismissioni e rimodulazioni dei presidi ospedalieri nel capoluogo già in epoca anti Covid”. Con la pandemia, sottolineano i due, la Giunta De Luca ha completato il disastro, “producendo squilibri territoriali pesanti per la “capotica “trasformazione, tra gli altri, del Loreto Mare e del San Giovanni Bosco e la chiusura di numerosi pronto soccorso che hanno messo definitivamente in crisi la rete ospedaliera e quella di emergenza-urgenza, privando i cittadini del centro storico di circa 200.000 accessi all’anno”.
Nella nota, i segretari generali accusano la Regione di “negare spazi di dialogo e di confronto, il cui effetto ha prodotto lo scandalo permanente delle barelle, che entrano e escono ma stanno sempre lì, a testimoniare la totale assenza di programmazione” e chiedono a Manfredi, nella qualità di “massima autorità sanitaria di un territorio che, stando alle sue giuste dichiarazioni, rappresenta il 60% della popolazione della Campania, di incidere positivamente” per correggere gli errori commessi e restituire ai napoletani il diritto ad una sanità pubblica “in grado di soddisfare le esigenze di quanti ne hanno bisogno”.