“La Schola Salerni sulla Via della Seta”
22 Novembre 2024La Cina e Salerno, due realtà culturali diverse, due luoghi geograficamente lontani, che si sono avvicinati e uniti in occasione di un importante ed atteso convegno, organizzato dalla ‘Fondazione Scuola Medica Salernitana’, dal titolo: “La Schola Salerni sulla Via della Seta”, e che si è svolto presso l’Emeroteca Comunale di palazzo Fruscione a Salerno.
Un evento espletato attraverso un ricco programma che ha visto la partecipazione di una delegazione cinese proveniente dalla città di Fuzhou, Jiangxi, affinché il sapere lungamente custodito dalla Scuola Medica Salernitana, il valore e la meraviglia che la contraddistinguono da secoli, possano attraversare ogni confine culturale e sociale, ed aprirsi nel caso specifico alla Cina, attraverso la cooperazione e la conoscenza delle reciproche tradizioni mediche.
“All’interno di un grande progetto che stiamo realizzando con la Scuola Medica Salernitana, e che ripercorre le vie della Seta – ha dichiarato Massimo Carmando, direttore generale FSMS – è contemplato anche questo gemellaggio con la Cina e con la medicina tradizionale cinese, riconosciuta ufficialmente dall’OMS, e l’ambizioso obiettivo è quello di creare una Medicina Tradizionale Salernitana. Attualmente – conclude Carmando – con il nostro presidente Enrico Indelli, stiamo cercando di capire, di analizzare su ipotetiche prospettive, se insieme possiamo intraprendere un solido percorso in questa direzione, che porterà duraturi benefici alla città di Salerno”.
Il programma della Kkermesse, ha anche previsto una visita guidata al Teatro Municipale Giuseppe Verdi e un incontro a Palazzo di Città con le autorità locali, con il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, con Alessandro Ferrara, assessore al Turismo e alle Attività Produttive e con Ermanno Guerra, delegato alla Cultura del Comune di Salerno.
“La Scuola Medica Salernitana è motivo di orgoglio e di vanto per la nostra città – dichiara Pasquale Sorrentino, assessore al Turismo Provincia di Salerno, ed è un privilegio poterla raccontare e narrare e soprattutto farla conoscere ad un pubblico sempre più vasto, così come è accaduto oggi. È nostro dovere promuovere i nostri tesori immateriali oltre confine e diffonderli tra le nuove generazioni – continua Sorrentino – e grazie a questo produttivo incontro con la Cina possiamo iniziare a comprendere fin dove la medicina può spingersi e dove puo convergere, nonostante le diversità e nonostante le basi teoretiche e pratiche abbiamo radici diverse”.
E anche l’ambasciatore Cosimo Risi, presente al convegno, ha ribadito il concetto di un antico rapporto tra Italia e Cina che necessita di essere alimentato e rinvigorito proprio grazie ad iniziative come quella in questione.
Al convegno sulla Schola Salerni, erano anche presenti Giovanni Guzzo, vicepresidente della Provincia di Salerno, Massimo Panebianco, esperto di Relazioni Internazionali, relatore di un intervento dal titolo: La Cina a Salerno fra passato e presente, Paolo Remondelli, vice direttore vicario del DIPMED dell’Università degli studi di Salerno, Giovanni D’Angelo, presidente dell’OMCEO di Salerno e Giovanni Canora, cofondatore della Cattedra UNESCO UNISA.
Le conclusioni finali, sono state affidate ad Enrico Indelli, presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana.
Per la delegazione cinese, erano presenti Xiao Nina, vice sindaco del Governo Municipale di Fuzhou, Chennai jian, vice presidente del Gandong College, e E Wang Lijun, vice presidente del Jiangxi College of Traditional Chinese Medicine.