“La storia del Coronavirus a Salerno”

“La storia del Coronavirus a Salerno”

10 Ottobre 2020 0 Di Giuseppe Manzo

Paolo Romano: “In una società dove il presente e il passato più prossimo sembrano liquefarsi era importante trattenere gli istanti, raccontare la cronaca di oggi che sarà storia domani”.

 

Un libro per raccontare i giorni difficili della pandemia. Si chiama “La storia del Coronavirus a Salerno e in Campania”. Il volume, curato dal giornalista salernitano Paolo Romano, edito dalla casa editrice Typimedia di Roma sarà presentato oggi, alle ore 18, nella sala conferenze del MuDi, il Museo Diocesano San Matteo di Salerno.

All’incontro, moderato dalla giornalista Aniello Palumbo, interverranno: l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi; il direttore del MuDi, don Luigi Aversa, l’assessore alla Cultura del Comune di Salerno, Antonia Willburger e l’autore, Paolo Romano.

Ora più che mai, storia e attualità s’incontrano in un libro prezioso che è la cronaca in presa diretta di un evento imprevisto, di dimensioni planetarie. Un’emergenza che ha avuto un impatto straordinario per la comunità internazionale, per il nostro Paese e per il territorio. A Salerno, e in Campania, la storia della pandemia ha visto momenti drammatici e momenti di forte tensione, ma anche di grande coesione sociale. A suon di decreti, la Campania si è resa protagonista di una vivace dialettica stato-regioni e nord-sud. A prescindere da ogni giudizio politico, emerge il ruolo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il più battagliero nella fase Covid-19. Istrionico nelle sue esternazioni che hanno valicato persino i confini italiani, espressione di una fermezza additata ad esempio, e spesso seguita anche dal governo.

Il giornalista Paolo Romano, che per Typimedia ha già curato “La Storia di Salerno”, in questo nuovo libro sofferma lo sguardo sulla sua città, Salerno, per estendere il racconto all’intera regione raccontando tutti gli aspetti che hanno cambiato la vita di ognuno di noi durante l’emergenza Covid-19.

“In una società dove il presente e il passato più prossimo sembrano liquefarsi – spiega Romano – era importante trattenere gli istanti, raccontare la cronaca di oggi che sarà storia domani. Quello che abbiamo vissuto è stato un arco temporale tante breve quanto intenso, che ho voluto documentare sotto tutti gli aspetti; un’attualità così densa che è stato difficile sintetizzarla e raccontarla attraverso pagine di resistenza e resilienza”.

Nel libro ogni fase – l’insorgere dell’epidemia, la fase più acuta, il calo dei contagi fino alla fine del lockdown – è testimoniata con nomi, dati, fatti, avvenimenti. Ad arricchire la cronaca c’è il racconto delle paure e delle reazioni delle persone ad una forzata clausura domestica, alla vita nei balconi per dissetare il bisogno di socialità, alla didattica a distanza e al lavoro in videoconferenza. Tra le tante storie di uomini e donne raccontate da Paolo Romano ci sono tre figure che spiccano: un ingegnere, un pizzaiolo e un Governatore. L’ingegnere è Vito De Feo che in Inghilterra è chiamato a far parte della task force Covid-19 con il compito di elaborare uno studio di evoluzione e sviluppo dei contagi. Poi c’è Ciro Casella, pizzaiolo salernitano. Il suo locale, nel cuore di Manhattan, ha clienti come Spike Lee e il sindaco Bill de Blasio, ma si sente in dovere di far giungere le sue pizze tra le corsie dell’ospedale della Grande Mela. Completa il volume, uno sguardo alle epidemie che hanno colpito il territorio nella storia. Un libro da leggere ora, da rileggere domani e da conservare come documento.