La violenza sui medici continua, ci deve scappare il morto?

La violenza sui medici continua, ci deve scappare il morto?

18 Settembre 2024 Off Di Salvatore Caiazza*

Durante il turno di martedì 17 settembre due medici di  continuità assistenziale sono stati aggrediti da diversi uomini, poiché quest’ultimi pretendevano che i sanitari  andassero a domicilio di una loro parente per qualche linea  di febbre. I medici hanno riportato lesioni e sono stati  costretti a recarsi in Pronto Soccorso e a chiudere il presidio. 

A breve arriveranno le solite parole di solidarietà di varie  figure istituzionali come Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e del Presidente della Federazione Nazionale degli  Ordini dei Medici-Chirurghi, così come dei vertici  dell’azienda sanitaria locale. Che, come al solito, resteranno  parole e basta! 

Oramai siamo alla frutta! Per non dire al secondo ammazza  caffè! 

Così era stato l’anno scorso a Quarto e ancora prima a  Giugliano, dove rispettivamente era stato rifiutato dai medici in servizio di  certificare i giorni di malattia richiesti dal paziente e così come era stato rifiutato ad un parente di un paziente una  certificazione di malattia per quest’ultima, omessa dal  medico ospedaliero. 

Più volte abbiamo affermato a gran voce che non abbiamo  bisogno di parole di solidarietà e conforto, ma di soluzioni  che vanno a prevenire il fenomeno! 

L’unica vera e reale soluzione è l’arresto immediato degli  aggressori e il processo per direttissima, oltre alla  definizione dei diritti e doveri dei medici nel proprio  contratto di lavoro, che ha condizioni sempre peggiori  rispetto al passato. Per una volta facciamo in modo che  l’Italia sia un paese europeo e non sempre “un paese bello,  ma inutile!” 

Inutile proporre visite a distanza attraverso piattaforme  informatiche e altre cose dette per far parlare di sé, ma  poco hanno a che fare con la tutela dei professionisti. 

Medici senza Carriere si appella al Presidente del  Consiglio dei Ministri, Onorevole Giorgia Meloni e al Ministro  della Salute, Professor Orazio Schillaci, affinché ignorino le  proposte bislacche e autoreferenziali e prendano in  considerazione ciò che chiedono la stragrande  maggioranza dei medici italiani: Tutela della propria incolumità e uno stato giuridico lavorativo di garanzia e non, come oggi, ricattabile e attaccabile sul piano legale e contrattuale, oltre che fisico. 

Così come ci appelliamo ai Presidenti delle Regioni e ai  rispettivi Assessori della Salute, in particolar modo al  Presidente della Giunta regionale di Regione Campania, Onorevole Vincenzo De Luca affinché utilizzi la sua autorevolezza  per rendere il lavoro dei medici di medicina generale un  servizio a disposizione dei Cittadini nella tutela della loro  Salute, ma che sia anche una professione tutelata nelle  normative e in maniera efficace.  

La Professione che assiste i Cittadini va tutelata e protetta,  altrimenti in un prossimo futuro il medico di cure primarie  sarà solo un bel ricordo; lo dimostra la mancata  assegnazione di oltre la metà degli ambiti carenti di  medicina generale in Campania ad inizio mese. 

Siamo stanchi di essere i capri espiatori di incapacità  gestionali di enti pubblici che dovrebbero prendere  decisioni risolutive e non continuare a galleggiare nello stile  italiano, il peggiore che ci possa essere! 

Se continuiamo ad essere abbandonati, siamo pronti a  manifestare presso la sede dell’Assessorato della Sanità di  Regione Campania insieme ai Cittadini e ridurre al minimo il  nostro servizio assistenziale, fino a quando una delle Organizzazioni sindacali di Categoria si deciderà ad indire
seriamente uno sciopero.

*Presidente  Medici senza carriere