Lasciateci il Punto nascite Piedimonte
23 Novembre 2018Anche la Cisl di Caserta scende in campo per difendere il servizio nel nosocomio dell’Alto casertano rivolgendo un appello al governatore De Luca ed al presidente della Commissione sanità, Graziano.
La protesta, nata un po’ in sordina per la verità, per la chiusura del reparto nascite del nosocomio matesino trova nuovi alleati. La Cisl Confederale prende posizione ed affida ad una nota il suo disappunto per l’annunciata chiusure della divisione ospedaliera.
Rappresentata dai segretari Giovanni Letizia e Nicola Cristiani – si legge nella nota del sindacato di via Ferrarecce – riunitasi con il Segretario Generale della Fp Franco Della Rocca, la Cisl ritiene assolutamente giustificata la posizione dei sindaci dell’area pedemontana e degli utenti del territorio che stanno chiedendo a gran voce di non sospendere l’attività dei punti nascita e fanno appello al Presidente della Regione Campania ed al presidente della V Commissione Sanità, Stefano Graziano affinché intervengano per evitare una ulteriore contrazione dei servizi sanitari in un’area geografica già fortemente carente rispetto ad altre zone della provincia.
Sul punto, interviene Raffaele Ciaramella, segretario aziendale Cisl FP dell’ospedale di Piedimonte Matese: “Abbiamo chiesto con forza al direttore generale Asl Mario De Biasio di intervenire presso l’assessorato regionale e il presidente De Luca per sbloccare questa situazione che mette a rischio l’Ostetricia, il Punto Nascite e di conseguenza anche il Nido e la Pediatria che sono strettamente collegati.
Abbiamo ovviamente ricevuto rassicurazioni da parte del direttore generale che avrebbe segnalato le criticità e le proposte per risollevare la questione di questo reparto”.
“Desideriamo evidenziare – aggiunge Ciaramella – la vera problematica in essere, nasce dal fatto che Il reparto di ostetricia non ha un primario da oltre sette anni, un reparto che non ha un dirigente di ruolo ha naturalmente le ali mozzate, come fa ad attirare ricoveri…? A questo si aggiunge la problematica legata alle apparecchiature obsolete e alla carenza di ostetriche.
Il direttore sanitario Asl Correra ha più volte dichiarato di prendere l’impegno di risolvere questa grave carenza ma non ha mai mandato una sostituzione. Quindi in definitiva il primo vero problema è il discorso del personale: primario e ostetriche, poi certamente con una dotazione tecnologica ed ecografi di ultima generazione potremmo camminare con le nostre gambe e risollevare le sorti del nostro reparto”.