L’aspirina per il mal di testa
8 Gennaio 2020Una recente pubblicazione ha confermato l’efficacia dell’acido acetilsalicilico nel trattamento delle emicranie, sia nelle manifestazioni acute che croniche.
Il consumo di aspirina ad alte dosi per il trattamento dell’emicrania acuta e dell’aspirina a basso dosaggio per la prevenzione di attacchi ricorrenti è ormai confermata a diverse ricerche. È quanto emerge anche da un recente studio pubblicato sull’American Journal of Medicine. “Gli attacchi di emicrania sono tra le patologie più comuni e più potenzialmente disabilitanti che i medici di base si trovano ad affrontare”, afferma Bianca Biglione, del Charles E. Schmidt College of Medicine della Florida Atlantic University a Boca Raton, prima autrice dello studio.
“Per il trattamento dell’emicrania acuta – aggiunge la ricercatrice – e per la prevenzione di attacchi ricorrenti vi sono farmaci di provato beneficio, ma questi possono non essere utilizzabili dai pazienti senza assicurazione sanitaria o che devono integrare i pagamenti in maniera consistente, oppure possono essere scarsamente tollerati o anche controindicati”.
I ricercatori hanno esaminato le prove esistenti sull’uso dell’aspirina nel trattamento dell’emicrania acuta e nella prevenzione degli attacchi ricorrenti, giungendo alla conclusione che l’aspirina ad alte dosi (da 900 a 1.300 mg) assunta all’insorgenza dei sintomi è efficace e sicura per gestire l’emicrania acuta. Inoltre, una somministrazione quotidiana di aspirina a basso dosaggio (da 81 a 325 mg) può essere efficace e sicura per prevenire il mal di testa ricorrente.
“Circa un paziente su 10 in ambito di cure primarie presenta mal di testa, e in tre casi su quattro si tratta di emicrania- concludono gli autori – l’aspirina è un medicinale prontamente disponibile senza prescrizione medica, è economico e, in base alla nostra revisione, ha dimostrato di essere efficace in molti pazienti con emicrania rispetto ad altre terapie alternative costose”.