L’assalto ai Pronto soccorso di Napoli
11 Gennaio 2019Reparti di accettazione per l’emergenza intasati nei principali nosocomi. Parla il Sindacato Medici Italiani (Smi): “Strategico il ruolo della Continuità Assistenziale”.
“In questi giorni i pronto soccorso del Santobono e del Cardarelli sono presi d’assalto da centinaia di pazienti con influenza e, in alcuni casi, complicanze respiratorie o cardiopolmonari. L’appello che ci sentiamo di rivolgere alla popolazione è quello di non rivolgersi al pronto soccorso se non in caso di reale necessita. Perché, purtroppo, i dati ci dicono che nella maggior parte dei casi si tratta di accessi impropri”.
Così il Sindacato dei Medici Italiani (Smi) che ritorna sul problema per dare manforte all’appello a non intasare i Pronto Soccorso, lanciato dai manager del Santobono e del Cardarelli Annamaria Minicucci (Santobono) e Ciro Verdoliva (Cardarelli). Nel contempo il sindacato intende sottolineare il ruolo svolto dalla Continuità assistenziale che, garantendo numerose prestazioni ai cittadini, contribuisce a non peggiorare la già critica situazione dei Pronto soccorso cittadini, agendo a monte con funzione di filtro.
“In questi giorni di super afflussi, in tutti i presidi di continuità assistenziale napoletani si superano le cento prestazioni a turno – dichiara il dirigente nazionale Smi, Tommaso De Angelis, coordinatore aziendale del presidio di continuità assistenziale con sede all’ospedale Annunziata – e nel solo presidio del centro storico sono state effettuate, nella sola settimana tra il 1 e l’8 gennaio, 548 visite ambulatoriali”.
Ai cittadini lo Smi chiede pertanto “collaborazione per i tempi di attesa delle visite domiciliari, che sono aumentati esclusivamente a causa delle molte richieste rispetto ai pochi medici disponibili in base alla popolazione residente, che effettuano si ricorda le visite con i mezzi propri. Si invita comunque a non intasare i pronto soccorso ed il 118”.