L’associazione Alma Mundi dona un dipinto al Tribunale dei minori di Napoli
28 Giugno 2022La mattina del 29 giugno alle ore 11:00 presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli si avrà la cerimonia di donazione da parte dell’Associazione Alma Mundi, da sempre attiva nel campo delle problematiche collegate all’universo minorile e delle difficoltà che affrontano le fasce disagiate in Italia e all’estero, nella persona del suo Presidente l’Avvocato Gennaro Danesi, Console Onorario del Nicaragua a Napoli, del trittico “Sulle ali della Iustitia” dipinto dalla famosa artista ucraina Natali Ferrary alla presenza del Presidente Vicario del Tribunale per i Minorenni di Napoli Dott. Giancarlo Posteraro. Il curatore Giuseppe Ussani d’Escobar, che sarà presente il giorno 29 giugno e che spiegherà l’opera, a proposito della significativa donazione, afferma: “L’opera di Natali Ferrary s’inserisce a pieno titolo in una lunga tradizione di raffigurazione e personificazione della Giustizia da parte di artisti di notevole spessore, rinnovandola e aggiornandola al contesto della società attuale con le sue complesse e sensibili problematiche. Il Tribunale per i Minorenni di Napoli si arricchisce di un’opera di grande sensibilità e potenza evocatrice, destinata a invitare alla riflessione responsabile coloro che la contempleranno. Un trittico, che segue la tradizione antica, quasi a voler trovare il suo naturale spazio all’interno del luogo più rappresentativo del Tribunale come a ricercare la sua definizione in Pala dedicata all’altare della Giustizia minorile”. Dal testo esplicativo che verrà posto a parete nei pressi dell’opera, il curatore Ussani d’Escobar: “Le gocce d’inchiostro sembrano popolare l’atmosfera dell’opera e si andranno a depositare in forma di scrittura su pagine di condanna o di assoluzione, il pulviscolo del pensiero si concretizza nella composizione dell’equilibrio tra pena prevista ed eseguita e la umana comprensione al fine di liberare le energie positive di un mondo che sembra narrarsi e aprirsi davanti ai nostri occhi, esattamente come una favola, dove noi siamo attenti spettatori e testimoni delle colpe, del dolore e della rinascita, contemplando la fenice che si rigenera attraverso la fuliggine del fuoco che la consuma”.