Le decisioni monocratiche del commissario Mariano
21 Maggio 2020Il coordinamento della Funzione pubblica della Cgil dell’Azienda ospedaliera di Caserta stigmatizza le scelte della struttura commissariale assunte “in splendido isolamento”.
Le decisioni della dirigenza del Sant’Anna e San Sebastiano che sconcertano i lavoratori. Tre è il numero perfetto e sarà per questo che risultano completamente incomprensibili le decisioni adottate dall’Amministrazione commissariale dell’Azienda ospedaliera di Caserta. In questo senso la denuncia del coordinamento aziendale della Cgil che elenca i motivi delle doglianze. A cominciare dal blocco del lavoro straordinario in piena pandemia pur in presenza di un decreto legge che deroga al tetto sul disagio. Rispetto a questo il commissario Mariano che fa? Non ne tiene conto e non paga le eccedenze sul lavoro svolto.
Quindi la decisione di congelare le ferie residue anno 2018 pur in presenza di una nota aziendale che bloccava le ferie per fare fronte alla pandemia.
Ed infine nonostante la Regione indichi tra i beneficiari del premio gli operatori dei laboratori di analisi che processano campioni provenienti dal percorso Covid-19, ecco l’ultima decisione con la quale si determina l’attribuzione del premio solo a quelli che hanno eseguito i tamponi.
“Ormai nel più importante ospedale pubblico della provincia di Caserta la legge conta poco – denuncia la Funzione pubblica della Cgil – si fa solo quello decide il commissario, a prescindere”. “La Cgil-Fp coordinamento aziendale non ci sta e venerdì 21 maggio incontrerà il commissario straordinario, l’avvocato Carmine Mariano, per fare sentire la voce dei lavoratori, a difesa dei loro diritti, evidenziando con forza il grande impegno di tutti gli operatori sanitari del Sant’Anna e San Sebastiano e che il rischio non si valuta in base al ruolo o a valutazioni emotive”.