
Le microplastiche potrebbero favorire la resistenza ai farmaci
24 Marzo 2025Secondo una nuova ricerca, pubblicata su Applied and Environmental Microbiology, le microplastiche, che inquinano l’ambiente e che sempre più spesso vengono trovate anche negli esseri umani e negli animali, possono aiutare i batteri a diventare resistenti ai farmaci.
Ricercatori dell’Università di Boston hanno scoperto che i batteri Escherichia coli (E.coli), esposti alle microplastiche in provette, sono diventati resistenti a molteplici tipi di antibiotici comunemente utilizzati. Le minuscole particelle di plastica offrono una superficie alla quale i batteri si attaccano e si colonizzano, ha spiegato Neila Gross, leader dello studio, in una dichiarazione. Una volta attaccati a una superficie, i batteri formano un biofilm — una sostanza appiccicosa che funge da scudo — che protegge i batteri e li mantiene saldamente ancorati.
“Abbiamo scoperto – ha aggiunto Gross – che i biofilm sulle microplastiche, rispetto ad altre superfici come il vetro, sono molto più forti e spessi, e impediscono agli antibiotici di penetrare lo scudo.
i ricercatori hanno inoltre scoperto che anche quando le microplastiche sono state rimosse dalle provette, i batteri hanno mantenuto la capacità di formare biofilm più forti. I ricercatori hanno sottolineato che i risultati sono particolarmente preoccupanti per le persone che vivono in aree densamente popolate e impoverite, come i campi per rifugiati o alcune regioni svantaggiate, dove si accumulano rifiuti di plastica scartata e le infezioni batteriche si diffondono facilmente.Gli studiosi hanno suggerito che tali ambienti dovrebbero essere monitorati per la presenza di batteri e virus resistenti agli antibiotici legati alle microplastiche.