L’eliporto di Capri è off limits per i voli notturni
11 Dicembre 2018Nell’isola azzurra la pista di atterraggio per gli elicotteri ad uso civile non è a norma di legge e questo vale, ovviamente, anche per l’elisoccorso del 118 della Regione Campania.
A certificarlo tecnici incaricati dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile) in una relazione del 26 aprile del 2016 stilata dopo una “ricognizione presso l’eliporto di Capri in località Damecuta” struttura che ha lo status di piazzola militare di metri 50 per 32.
L’ingegnere incaricato dell’ispezione certifica, tra l’altro, che “l’installazione militare auditata ad oggi a meno di adeguamenti che ne garantiscano la conformità risulta idonea in condizioni diurne con il suggerimento di provvedere quanto prima ad un refresh adeguamento della segnaletica orizzontale, mentre non risulta idonea ai sensi del regolamento Hems per le operazioni notturne”.
Tra le cause ostative al rilascio dell’autorizzazione ad atterraggio notturno viene evidenziato che “ non sono presenti luci radenti né indicatori di planata” ed addirittura “durante i voli effettuati l’illuminazione della piazzola non era visibile e, a circuiti effettuati a quote superiori, le luci si confondevano con l’illuminazione urbana limitrofa alla piazzola” per cui, “si ritiene che trattasi di area geografica di particolare difficoltà per l’avvicinamento notturno e che la zona sia classificabile come ambiente ostile e congestionato”.
Una certificazione che finalmente chiarisce il perché dei mancati voli notturni dell’ultimo mese per casi di ricovero urgente in strutture idonee in terraferma per cittadini capresi in pericolo di vita. Un eliporto quindi non a norma, anzi pericoloso, per voli notturni di emergenza che di fatto acuisce la preoccupazione degli abitanti e turisti dell’isola azzurra, dove è vietato sentirsi male di notte!
Ad avvalorare quanto da noi denunziato da tempo, l’esclusione ufficiale dagli atterraggi notturni sulla piazzola dell’eliporto caprese nel nuovo bando di gara per il servizio di elisoccorso bandito dalla Regione Campania dopo quattordici anni di proroga con la vecchia società. Il problema dell’emergenza sanitaria sull’isola azzurra frequentata soprattutto nel periodo estivo da teste coronate, protagonisti del Jet set internazionale e per gli stessi residenti, rischia di diventare uno scandalo internazionale che concorrerà ad offrire un’immagine in negativo della sanità campana già messa in cattiva luce per problemi di vecchie e fatiscenti strutture che nulla hanno a che vedere con la grossa professionalità della classe medica ed infermieristica. Per rendere “agibile” al volo notturno l’eliporto caprese ed assicurare “assistenza” sanitaria 24 ore su 24 servono cifre irrisorie e tempi brevi di realizzazione. E’ giunta l’ora di ridare tranquillità ai cittadini di Capri ed ai loro graditissimi ospiti.