L’Elisoccorso caprese come la tela di Penelope
18 Maggio 2020L’Elilombarda sospende i voli di soccorso per l’isola azzurra ritenendo non idonea la superficie individuate temporaneamente per l’atterraggio.
Dopo la comunicazione di inizio lavori da parte del comune di Anacapri, per la messa a norma dell’elisuperficie di Capri-Damecuta, ad atterraggi notturni Hems (Helicopter Emergency Medical Service), arriva la doccia fredda della sospensione immediata, da oggi, lunedì 18 maggio dalle ore 8.00, fino al termine dei lavori, dell’attività di volo dell’elisoccorso per l’isola di Capri, da parte della Direzione operativa di Elilombarda.
La decisione, a quanto pare, va ricercata nell’inidoneità del campo sportivo di Anacapri e “fino a quando – scrive il direttore operativo volo di Elilombarda, Mario Persicone in una nota inviata ai sindaci di Capri ed Anacapri, al Direttore dell’Asl Na 1, all’Enac alla centrale operativa Cot 118 ed ai Comandanti in servizio alla Base di Napoli, – non sarà individuata un’altra area o campo sportivo ritenuto idoneo nell’attesa del periodo di svolgimento dei lavori”.
Una vera e propria telenovela con attori principali “scelti” fra i tanti sfortunati utenti bisognevoli di assistenza sanitaria immediata perché affetti da patologie non curabili sull’isola azzurra.
Una vicenda dove sembra che il diavolo ci abbia messo lo zampino malgrado i movimenti civici creatisi a Capri per realizzare una “piazzola salvavita” operativa 24 ore su 24 fino ad oggi irrealizzata e forse irrealizzabile per mancanza di spazi idonei.
La messa a norma dell’Elisuperficie di Damecuta, malgrado la distanza chilometrica dall’ospedale Capilupo e le difficoltà stradali d’accesso dell’ultimo tratto, sembravano la giusta risposta alle richieste dei cittadini costretti in alcuni periodi dell’anno ad un vero e proprio isolamento geografico – sanitario per le difficoltà dei collegamenti marittimi e dello stesso uso dell’idroambulanza.
L’individuazione di un’altra area idonea all’atterraggio dell’elisoccorso è a questo punto necessaria per far riprendere il servizio alla società Elilombarda anche a tutela dei piloti a cui è demandata la responsabilità dell’atterraggio in zone non a norme Enac.