L’Emergenza Covid-19 ad Avellino finisce in procura
12 Marzo 2020Il sindacato degli infermieri presenta un esposto in Procura per chiedere le ragioni del prolungato ritardo con cui si sta provvedendo alla riapertura del Ps del nosocomio di Ariano.
In una nota indirizzato al procuratore della Repubblica di Avellino, dottor Rosario Cantelmo – e, per conoscenza, tra gli altri, al direttore generale Tutela della salute Regione Campania, avvocato, Antonio Postiglione, al manager dell’Asl di Avellino, Maria Morgante – Romina Iannuzzi, nella qualità di rappresentante legale del NurSind della provincia di Avellino porta a conoscenza, anche della Procura, della grave contrazione assistenziale che si è venuta a creare “a seguito della chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino avvenuta il 6 marzo scorso.
“Ad oggi – si legge nella nota inviata in procura – non si comprende l’inspiegabile ritardo della riapertura dello stesso, situazione che sta mettendo a serio rischio l’incolumità e la tutela della salute pubblica. Tale situazione inoltre ha determinato un grave sovraffollamento del pronto soccorso del Moscati di Avellino e un sovraccarico di lavoro di tutti gli operatori sanitari.
Riteniamo tale atteggiamento gravissimo e non più tollerabile in un momento di emergenza nazionale mai visto dal dopoguerra e che vede tutto il personale sanitario è impegnato con enormi sacrifici”.
Da qui la richiesta affinché “la Procura della Repubblica voglia disporre gli accertamenti in ordini ai fatti esposti e porre in atto tutti gli interventi necessari”.