“Lentamente muore”: sindaci della Valle se ci siete fatevi sentire
8 Giugno 2023Lentamente muore, sommerso da un fiume di parole inutili, da false promesse, da indifferenza, da noncuranza: stiamo parlando del consultorio familiare di San Marco Trotti. L’unica voce che si era levata in favore, ovvero il coordinamento nato a sostegno e a difesa, si è zittita, perché come recita un vecchio detto con troppi galli a cantare non si vede mai l’alba. Continua il depauperamento del consultorio, non vengono rimpiazzate le unità che vanno in pensione, operatori sanitari svolgono mansioni di amministrativi, la ginecologia che aveva tre medici conta su una sola unità e una sola volta a settimana, ma ancor più vergognosa è l’assenza del Cup, per prenotare le visite ginecologiche bisogna recarsi a Maddaloni. Sempre più est maddalonesi per l’inadeguatezza dei nostri rappresentanti politici. Il coordinamento aveva promosso una raccolta di firme, tante persone avevano aderito nonostante le norme anticovid, tutti i sindaci invitati, ad onor hanno aderito all’invito, hanno fatto la bella foto mentre firmavano e un bel discorso sull’importanza di mantenere un presidio sanitario strategico qual è il consultorio, o meglio il poliambulatorio di San Marco Trotti, una struttura territoriale che ha offerto migliaia di prestazioni alla popolazione di tutta la Valle di Suessola, prestazioni che includono l’assistenza dalla nascita all’età senile, vaccinazioni, Pap test, visite ginecologiche, contraccezione, accompagnamento alla nascita, consulenza nell’allattamento e menopausa, visite specialistiche con: diabetologo, pneumologo, oculista, neuropsichiatra infantile, psicologa. giornate di prevenzione, interventi nelle scuole, rappresentando un punto di riferimento consolidato per tutta la popolazione. Si è detto “cronaca di una morte annunciata”, perdere tutto questo rappresenta anche una perdita dell’identità territoriale. La Valle di Suessola ne ha una tutta sua e la rivendica a gran voce. Cari sindaci della Valle di Suessola, i cittadini aspettano risposte, da troppo tempo. È ora dei fatti, di chiacchiere e di promesse disattese ne sono state fatte fin troppe. “Fatti non parole”, non deve essere solo uno slogan.