L’Epilobio per curare la prostata
14 Luglio 2019Noto anche come garofanino di montagna è un vegetale ricco di flavonoidi, tannini, fitosteroli, mucillagini e vitamina C, tutti principi attivi che giovano alla salute.
L’epilobio (nome scientifico Epilobium) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Oenotheracea. Conosciuta anche come camenerio, la pianta è presente allo stato selvatico in quasi tutte le zone più umide del pianeta. La parte aerea è formata da numerosi steli eretti variamente ramificati fin dalla base del suolo alti circa due metri. Le specie arboree appartenenti al genere Epilobium sono più di cento fra questa la più studiata ed utilizzata è l’angustifolium che presenta interessanti proprietà antinfiammatorie ed un interessante corredo di flavonoidi.
I principi attivi presenti nell’arbusto, per uso esterno, risultano utili per curare le irritazioni cutanee di varia natura, le infiammazioni del cavo orale e delle afte, il mal di gola e la tonsillite. L’Epilobio per uso interno è indicato invece nel trattamento dell’adenoma della prostata, della diarrea, della tosse e delle infiammazioni delle vie aeree superiori come tonsilliti e mal di gola.
L’efficacia del trattamento dell’infiammazione prostatica con il camenerio trova riscontro in un recente studio apparso su Journal of Ethnopharmacology, dove gli autori si interrogavano, appunto, sull’utilità di un estratto di E. angustiolium per trattare i primi sintomi e stadi di ipertrofia prostatica benigna o per i casi di infiammazione a uretra e prostata. Gli autori evidenziano nell’oenoteina B il metabolita responsabile dell’attività farmacologica della pianta. Lo studio in vivo ha dimostrato interessanti attività, correlata alla down-regulation dei livelli di androgeni, e alla riduzione della risposta infiammatoria.
La moderna fitoterapia utilizza la pianta sotto forma di infusi e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 1,5-2 grammi di droga Epilobio in una tazza di acqua bollente (infuso), 40 gocce di Epilobio tintura madre due volte al giorno. Per l’impiego della pianta, vale sempre il consiglio di rivolgersi a specialisti, soprattutto se si stanno assumendo farmaci di sintesi, per evitare possibili controindicazioni.