Libera pizza in libera Regione
7 Aprile 2020Solo in Campania vietata la vendita di pizze a domicilio. E così Campo Sud avvia una raccolta di firme per chiedere a De Luca di rivedere l’ordinanza che ne blocca lo smercio.
Se tanto ci dà tanto, e nonostante l’emergenza coronavirus, la petizione promossa dall’Associazione Campo Sud a favore dell’alimento simbolo della città di Napoli dovrebbe tradursi in un plebiscito. E non solo perché sono folla sterminata i patiti dell’alimento tipico –oramai in abbondante crisi di astinenza- ma anche perché tra ristorazioni bar e pizzerie chiuse la crisi non può essere considerato più un problema futuro ma presente e vivo. Chiaramente, il tutto all’insegna della massima cautela e rispetto delle norme igienico-sanitarie introdotte a causa della pandemia.
“Abbiamo avviato oggi una campagna di raccolta firme sulla piattaforma change.org “Liberiamo la Pizza! Consegne a domicilio a prezzi popolari” per chiedere al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di consentire nella nostra Regione la riapertura delle pizzerie esclusivamente per la consegna a domicilio.
Ci siamo fatti portavoce, in questo, delle associazioni di categoria, del mondo civico, dei cittadini e delle istituzioni che chiedono che questo processo sia avviato. In questo modo resterebbe inalterato il “movimento” dei cittadini e le relative condizioni di sicurezza, ma si garantirebbe la ripresa economica ed occupazionale per migliaia di persone. Siamo sicuri che questa proposta di buon senso sarà accettata e diverrà operativa”. Èquanto dichiara in una nota il Presidente della associazione Campo Sud on. Marcello Taglialatela.
A seguire la petizione