L’inchiesta “Pineta Grande” lambisce la Regione

L’inchiesta “Pineta Grande” lambisce la Regione

24 Gennaio 2020 0 Di Gaetano Milone

Dal comune di Castel Volturno si allarga a dirigenti e funzionari della Regione l’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il titolare della casa di cura.

 

Il direttore generale Tutela Salute della Regione Campania, Antonio Postiglione, uomo di fiducia del Governatore Vincenzo De Luca, è indagato insieme ad altri 38 persone nell’ambito delle indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere per i lavori di ampliamento della clinica Pineta Grande di Castelvolturno al cui titolare, Vincenzo Schiavone,  è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.

 Gravi i reati ipotizzati a carico di Antonio Postiglione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio. Tra gli indagati l’ex direttore generale dell’Asl di Caserta, Mario De Biasio, l’ex sindaco di Castelvolturno Dimitri Russo, il presidente di Aiop Campania (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Sergio Crispino. Materia dell’indagine, i permessi a costruire dati alla Clinica dal Comune di Castel Volturno, una circolare emanata per l’appunto dalla Direzione Generale della Regione Campania per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, diretta da Antonio Postiglione.

 Secondo gli inquirenti l’ampliamento della Clinica avrebbe portato i posti letto da 150 a 574 violando per l’appunto le norme regionali. I dirigenti della clinica casertana avevano attestato che i posti letto erano stati recuperati dalla chiusura di altre cliniche della stessa proprietà (80 posti letto dalla Casa di Cura Padre Pio di Mondragone, 54 dalla Casa di Cura Villa Bianca di Napoli, 49 posti letto dalla casa di cura Villa Ester di Avellino).