L’infermiere di famiglia

L’infermiere di famiglia

20 Agosto 2019 0 Di La Redazione

Dalla consigliera regionale Flora Beneduce, una proposta si legge per istituire, anche in Campania, questa figura professionale già impiegata con successo in altre realtà.

Flora Beneduce

Le nuove professioni emergenti. In Campania, manca una figura fondamentale del sistema sanitario, già presente in altre regioni. Si tratta dell’infermiere di famiglia e di comunità. “Ecco perché – spiega Beneduce che è anche componente della Commissione sanità – ho depositato in Consiglio regionale una proposta di legge per la sua istituzione, disciplinandone aspetti e funzioni sia sotto il profilo normativo sia sotto quello organizzativo che strettamente operativo”.

“L’infermiere di famiglia e di comunità può giocare un ruolo importante nella  umanizzazione delle cure ma non solo –illustra la consigliera – la sua mission infatti è quella di garantire la continuità assistenziale sul territorio, favorendo l’appropriatezza delle prestazioni e, aspetto per niente trascurabile, abbattendo i costi dovuti al ricorso improprio all’ospedalizzazione”.

“Si tratta di una figura che si occupa di assistenza h24, in collaborazione con il medico di famiglia, operando in sinergia in una zona ben circoscritta, come – ad esempio – il quartiere di una grande città, un centro di medie dimensioni o una piccola comunità”, prosegue l’esponente azzurro.

“ Questa nuova figura infermieristica – aggiunge – potrebbe assistere malati cronici, ma anche malati in fase acuta che non richiedono, tuttavia, cure intensive o praticabili esclusivamente in ospedale: si pensi alle epidemie influenzali, alle persone appena dimesse che necessitano di medicazioni o trattamenti farmacologici, a pazienti che praticano dialisi peritoneale e alle neo mamme alle prese con l’allattamento e lo svezzamento”.

“All’ammalato sarà quindi consentito di essere assistito dall’infermiere direttamente nel proprio domicilio, con la prospettiva di contribuire a ridurre gli accessi al pronto soccorso, le degenze ospedaliere, nonché le riammissioni, operando insieme al medico di famiglia come filtro per quegli eventi patologici gestibili con successo – o, addirittura, con maggiore efficacia – a livello domiciliare”. “Mi aspetto ora una rapida calendarizzazione da parte della Commissione Sanità del testo, poiché trattasi di un tema delicato, che fa fronte ad una necessità più volte emersa anche durante le audizioni in Consiglio regionale – chiude Beneduce – i cittadini hanno il diritto di ricevere cure appropriate, dal volto umano ed efficaci. Questa legge va esattamente in questa direzione e merita di essere discussa al più presto nell’interesse dei campani e della loro salute”.