L’influenza che verrà
26 Settembre 2019Maria Triassi, docente alla Facoltà di medicina dell’Università Federico II di Napoli: «Si prospetta un anno particolarmente insidioso. Il vaccino l’unica arma efficace».
«Prepariamoci ad un’influenza che quest’anno sarà particolarmente insidiosa. Anche se si prevede un numero inferiore di contagi rispetto allo scorso anno, è molto probabile che i virus saranno ben più ostici quanto a complicanze». L’allerta arriva da Maria Triassi (Dipartimento di Sanità Pubblica della Federico II di Napoli). «I rischi maggiori – dice Triassi – saranno legati alle nuove varianti di virus A, H3N2 e H1N1, ma non mancheranno i virus B/Colorado e B/Phuket. Un mix che metterà ko circa 6 milioni di Italiani, ma saranno almeno altri 8 milioni quelli che dovranno fare conti con quelli che si definiscono virus simil-influenzali».
Di qui l’invito a prendere in seria considerazione l’ormai prossima campagna vaccinale, anche perché in una regione come la Campania l’arrivo del picco influenzale rischia di mettere pesantemente sotto stress il sistema ospedaliero pubblico. «Vaccinarsi non è solo una buona norma di prevenzione – ricorda Triassi – ma anche è anche un dovere nei confronti
della collettività».
Triassi ricorda che l’influenza, troppo spesso sottovalutata, costituisce in realtà un serio problema di Sanità Pubblica e una notevole fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo.
«La composizione del nuovo vaccino 2019-2020 è il risultato dei dati provenienti dalla sorveglianza virologica della stagione influenzale 2018-2019 forniti da tutti i Centri Nazionali di riferimento (NIC), afferenti alla rete internazionale dell’OMS, attualmente composta da oltre
140 laboratori. Dati che mettono in luce come, durante la stagione 2018/2019, la circolazione a livello mondiale sia stata principalmente di virus di tipo A, mentre estremamente limitate sono state le identificazioni virali attribuibili ai ceppi di tipo B. I vaccini influenzali attualmente autorizzati per l’uso in Italia sono inattivati, inattivati adiuvati e vivo attenuato (LAIV). Tra i vaccini influenzali inattivati sono disponibili i trivalenti (TIV) che contengono 2 virus di
tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B; quadrivalenti che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B; trivalente adiuvato contenere l’adiuvante MF59, un’emulsione olio-in-acqua composta da squalene come fase oleosa.
È disponibile anche un vaccino Laiv quadrivalente è un vaccino influenzale vivo attenuato somministrato con spray intranasale e autorizzato per l’uso in persone di età compresa tra 2 e 59 anni. I ceppi influenzali contenuti nel Quadrivalente sono attenuati in modo da non causare influenza e sono adattati al freddo e sensibili alla temperatura, in modo che si replichino
nella mucosa nasale piuttosto che nel tratto respiratorio inferiore.Lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente. Resta ìnbo validi i buoni consigli di sempre: «Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi le mani. Cercare di evitare di stare a contatto con chi presenta sintomi
influenzali ed evitare di toccarsi occhi, naso o bocca».