L’intelligenza artificiale per capire (e guarire) i disturbi neuropsicologici
15 Ottobre 2019Finanziato dall’Agenzia nazionale francese della ricerca, nasce il consorzio europeo Reconnect. Orazio Miglino (Federico II) tra i coordinatori.
Utilizzare nuove tecniche sperimentali fondate sull’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale e realtà aumentata per comprendere la genesi di disturbi neuropsicologici come l’afasia, l’acalculia e un ampio spettro di disturbi dell’attenzione e dell’orientamento spaziale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo l’Agenzia nazionale della Ricerca francese si è affidata a un team internazionale guidato da due italiani, Paolo Bartolomeo e Orazio Miglino.
Paolo Bartolomeo, ricercatore dell’Institut du Cerveau et de la Moelle épinière – Icm di Parigi, e Orazio Miglino, direttore del Laboratorio di Cognizione Naturale e Artificiale dell’Università di Napoli Federico II, sono stati incaricati dal principale organismo del sistema francese della ricerca di guidare il consorzio “Reconnect” formato, oltre che dall’Icm di Parigi e dalla Federico II di Napoli, dal Dipartimento di Psicologia sperimentale e Fisiologia dell’Università di Granada (Spagna) e dal Dipartimento di Neurologia del Policlinico Universitario di Berna (Svizzera).
Il Consorzio Reconnect si riunirà da oggi al 18 ottobrenel centro Lupt dell’Università di Napoli Federico II. L’obiettivo del Consorzio è quello di elaborare un progetto di ricerca da sottoporre al finanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del programma Synergy dell’European Research Council (Erc). Il Consiglio europeo per le ricerche (Erc) è l’organismo dell’Unione Europea che finanzia progetti di ricerca di eccellenza a livello internazionale. Tra i finanziamenti Erc, i grant Synergy assumono particolare rilievo perché assegnati per le ricerche “volte ad affrontare sfide di ricerca nuove e altamente ambiziose” su temi fondamentali che nessun gruppo di ricerca può sperare di affrontare singolarmente. I con una intensità di finanziamento rilevante (a partire da dieci milioni di euro) e per un numero cospicuo di anni (almeno 6 anni).
I programmi Synergy presentano un’intensità di finanziamento rilevante (a partire da dieci milioni di euro) per un numero cospicuo di anni (almeno 6 anni).
A redigere il progetto di Reconnect sarà Richard Walker, portavoce dello Human Brain Project. Coordinato dall’Epfl di Losanna con la collaborazione di 80 partner, l’Human Brain Project è la più vasta avventura di ricerca avviata dall’Unione Europea volta alla comprensione del cervello umano mediante la simulazione artificiale del funzionamento dei circuiti neuronali.
Riprende e rilancia questi obiettivi anche Recnonnect, circoscrivendoli al problema della genesi neurocognitiva dei più diffusi disturbi neuropsicologici (afasia, acalculia, disturbi dell’attenzione e dell’orientamento spaziale) mediante nuove tecniche indagini sperimentali fondate sull’utilizzo di sistemi Intelligenza Artificiale e di Realtà Aumentata. Il progetto prevede anche ricadute nel campo della diagnostica e dell’intervento di patologie e disturbi neuropsicologici.
La sintesi dei lavori delle giornate partenopee sarà illustrata da Richard Walker, project manager di Reconnect, e dai responsabili del Consorzio Paolo Bartolomeno e Orazio Miglino, in un incontro aperto a chiunque ne abbia interesse è programmato per giovedì 17 ottobre dalle ore 17 alle 18 nell’Aula Iacono del Dipartimento di Studi Umanistici (Via Porta di Massa, 1).