L’inverno della nostra tintarella…..“fasulla”
9 Novembre 2018L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia l’allarme sui danni che possono derivare dall’esposizione alle lampade solari. In Francia l’Agenzia sanitaria raccomanda la messa al bando solarium.
Lettini abbronzanti fuorilegge? Abbronzati, abbronzatissimi. Anzi no, meglio bianchi, bianchissimi. Da anni si discute, animatamente, sui possibili danni causati dall’esposizione alle lampade abbronzanti. Sono numerosi, infatti, i fan della tintarella artificiale ma altrettanto numerosi, segnatamente nel campo scientifico, quelli che la osteggiano considerandola possibile fonte di patologie gravi ai danni della pelle.
Rompendo ogni indugio, si è schierata su questa seconda posizione l’Agenzia per la sicurezza sanitaria della Francia che ha raccomandato il definitivo stop delle lampade solari dinanzi al rischio “accertato” di tumore.
“Non ci sono più dubbi, abbiamo prove solide, il rischio di tumore è accertato” – avverte un responsabile dell’Anses, Olivier Merckel, che ha seguito l’expertise in Francia. Nasce da questa premessa l’appello rivolto alla “pubblica autorità di adottare ogni misura per far cessare l’esposizione della popolazione ai raggi UV artificiali”.
“Raccomandiamo la fine dell’attività legata all’abbronzatura artificiale e alla fine della vendita di apparecchi UV a scopo estetico, in particolare, ai privati”, precisa Merckel citato dalla stampa francese.
“Le persone che si sono esposte almeno una volta nei solarium prima dei 35 anni – avverte l’esperto – aumentano il rischio di sviluppare un melanoma cutaneo del 59%. In Francia viene stimato che il 43% dei melanomi tra i giovani possono essere attribuiti all’uso della lampada UV prima dei 30 anni”.
In Italia le lampade solari sono vietate per legge ai minori di 18 anni da maggio 2011. Venti minuti di lampada equivalgono a 200-300 minuti di sole naturale del picco di agosto e le scottature o troppi raggi UV, come continua a ribadire anche l’Organizzazione mondiale della sanità, aumentano il rischio di tumori cutanei da adulti.
I Dati, dichiarano gli esperti dell’Oms, hanno subito un picco al rialzo soprattutto nell’ultimo decennio, complice la moda che “abbronzato è bello”.
La tintarella artificiale ha determinato nella popolazione una maggiore esposizione a fonti di emissione di raggi UVR, ovvero di radiazioni ultraviolette. Queste ultime, insieme al bagno di sole naturale preso in maniera abnorme e senza adeguati filtri protettivi, possono provocare gravi danni cutanei. Infatti la lampada abbronzante emettere raggi UVR con effetti nocivi comparabili a quelli della luce del sole tropicale di mezzogiorno.
Che, in pratica, significano un potenziamento del rischio di sviluppare il melanoma, il più temuto tumore della pelle. Non sono escluse, ovviamente, altre patologie, quali l’invecchiamento cutaneo precoce e stati infiammatori agli occhi.
Per gli amanti dell’abbronzatura “fuori stagione” una riflessione è d’obbligo.