Lo Smi ribadisce: no ai tamponi negli studi medici
14 Novembre 2020Luigi De Lucia: “Siamo convinti che la tutela della salute dei medici, dei pazienti e dei cittadini debba essere sempre garantita soprattutto nell’era del Covid-19”
“Il Comitato Regionale ex articolo 24 per la Medicina Generale della Campania prenda atto che i tamponi non si possano effettuare negli studi dei medici di famiglia” così Luigi De Lucia, segretario regionale della Campania commenta l’ultima riunione che si è tenuta presso la Regione Campania sul tema dell’accordo stralcio per i tamponi.
“Non si può pretendere di voler far firmare un accordo regionale a chi, come lo Smi, ha scelto di opporsi a livello nazionale. Sarebbe un atteggiamento incoerente verso i medici e i pazienti. In Campania si riscontrano ancora di più le difficoltà per l’effettuazione dei tamponi negli studi dei medici di famiglia allocati in condomini privati” – aggiunge De Lucia.
“Lo spiegasse ai medici di famiglia campani, invece, come si possono effettuare i tamponi nei propri studi, il sindacato che ha sottoscritto l’accordo nazionale e che nella riunione ha spinto, senza nessun dubbio, alla presa d’atto regionale. Bisognerebbe, però, tener conto delle vere e proprie rivolte che si stanno verificando nei privati condomini e di come sono allocati gli studi medici, fino al rischio di assembramento che l’effettuazione di tamponi per i Covid può portare. È quindi inutile che la Fimmg, d’accordo con la parte pubblica, insista per farci firmare” – continua De Lucia.
“Lo Smi rinnova il suo impegno a favore dell’effettuazione dei tamponi da parte dei medici di medicina generale su base volontaria e solo in strutture pubbliche delle Asl e dei Comuni. Siamo convinti che la tutela della salute dei medici, dei pazienti e dei cittadini debba essere sempre garantita soprattutto nell’era del Covid-19” – conclude De Lucia.