Lo sport come cura
25 Maggio 2019L’attività motoria diventa non solo strumento d’inclusione sociale e scolastica per alunni disabili ma anche “ponte” per superare le barriere e per “Sentirci uniti”.
L’esercizio fisico rappresenta un importante percorso d’ integrazione anche di alunni con disabilità uditiva, perché nell’attività sportiva si è tutti uguali, riuscendo ad abbattere i muri che si creano intorno. Questo il significato dell’iniziativa messa in campo oggi dall’Istituto “Filippo Smaldone” di Salerno che ha organizzato la manifestazione “Sentirci Uniti”, la mini olimpiade tra le scuole Primarie e Secondarie di primo grado.
L’evento per l’avviamento all’attività fisica dei giovani alunni, giunto alla terza edizione, è stato ideato e promosso da Pierluigi Mottola, docente di Scienze motorie con la collaborazione degli altri docenti, dei giovani impegnati nel servizio civile e del personale che assiste i ragazzi non udenti. Non è mancato il prezioso apporto della madre superiora suor Sissis Fatima Da Silva De Queiroz, della direttrice suor Pina De Carlo e di suor Gerardina.
Alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli, dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Salerno e dei componenti del Comitato provinciale Aics, gli alunni dell’Istituto Smaldone di via Lembo, quelli della sede di via Pio XI, si sono affrontati in squadre miste con gli allievi dell’Istituto “Sacro Cuore di Gesù” di Torrione e della Scuola media “Nicola Monterisi” in diverse discipline (tennis, basket, calcio a 5, pallamano, scherma, atletica e tiro alla fune).
Quindi, i piccoli atleti, seguiti da tecnici delle più note Associazioni sportive salernitane, si sono confrontati non solo agonisticamente ma anche sotto l’aspetto sociale.
L’ iniziativa sociale- sportiva ha come fine unico quello di promuovere nei giovani la cultura dello sport e consentire loro di sviluppare conoscenze, abilità e competenze non solo nello sviluppo fisico e intellettivo ma soprattutto per raggiungere l’obiettivo di una migliore integrazione. Infatti lo sport rappresenta un modo per unire le persone annullando ogni preconcetto nei confronti dei ragazzi sordi e con ritardo cognitivo.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Salerno, dalla Centrale del Latte, da Aquafarm e da Soluzione udito.