Lo Zooprofilattico di Portici è Centro di riferimento nazionale
31 Agosto 2019Il Ministero della Salute ha istituito, presso l’IZSM, il “Centro di referenza nazionale per l’analisi e lo studio di correlazione tra ambiente, animale e uomo”.
Un incarico di assoluto prestigio quello conferito, in questi giorni, con il provvedimento che ha ratificato il decreto del 28 maggio 2019, poi pubblicato sulla Gazzetta ufficiale al numero 199 del 26 agosto scorso. Non è facile infatti che i centri di riferimento, segnatamente in materia di sanità pubblica, scendano sotto la linea del Rubicone. Il fatto che sia successo rappresenta, pertanto, la riprova del prestigio che l’Istituto è riuscito a ritagliarsi a livello nazionale. Ne abbiamo parlato con il direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale per il Mezzogiorno di Portici, Antonio Limone.
Direttore Limone, in estrema sintesi, in che si sostanzia questo incarico?
“Il nuovo centro di referenza, fornisce assistenza tecnico-scientifica al Ministero della Salute realizzerà, tra l’altro, un sistema strutturato di coordinamento tra i 10 IZS italiani per le azioni su territorio nazionale e promuoverà attività di formazione, di programmazione, di ricerca, di risk-assessment, di sorveglianza e di analisi epidemiologica con l’obiettivo di sviluppare strategie mirate di intervento su tutto il territorio nazionale”.
Parliamo di un’attribuzione di assoluto rilievo.
“Si, si tratta di un riconoscimento estremamente importante che arriva grazie all’esperienza maturata negli anni dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno nella gestione di emergenze ambientali”.
Quali sono stati gli elementi che hanno favorito la decisione del Ministero della salute?
“Sicuramente le esperienze fatte con progetti come Campania trasparente e Spes, finanziati dalla Regione Campania, laddove abbiamo elaborato modelli innovativi che hanno messo in relazione ambiente, animale e uomo in un’ottica One Health. Con l’assegnazione del centro di referenza da parte del Ministero esportiamo questo modello, rivoluzionando il concetto di sanità di prevenzione”.