L’olio essenziale di Rosmarino
2 Gennaio 2019Ottimo per curare il mal di testa, l’arbusto perenne, ottimo anche in cucina per insaporire arrosti e per l’utilizzo che se ne fa in tante ricette, è utile per combattere molti disturbi.
Il rosmarino (ros marinus = rugiada di mare) è un arbusto sempreverde alto circa un metro e mezzo e cresce a cespuglio. I fiori sono di colore azzurro e violetto. Pianta tipica delle regioni mediterranee, cresce nei luoghi soleggiati, preferendo le coste. Nell’antichità il rosmarino era considerato sacro. Secondo Apuleio aveva il potere di placare gli dei. La scoperta in un tomba egizia di un piccolo ramo lascia supporre che la pianta fosse già conosciuta ed amata già ai tempi dei faraoni.
Il medico greco Dioscoride lo riteneva ottimo per i disturbi di stomaco. La sua attività germicida, si esplica in particolar modo sull’Escherichia Coli, sullo streptococco emolitico e sullo pneumococco. Indicato per dispepsie gastriche, flatulenza, cirrosi, astenia generale, asma ipotensione, vertigini, emicrania, disturbi nervosi. L’olio essenziale di rosmarino che si ottiene mediante distillazione a vapore delle sommità fiorite è utilissimo per calmare il mal di testa: mettere una goccia di olio essenziale sulla punta dell’indice e massaggiare le tempie più volte al giorno. La tisana di rosmarino (ottenuta versando 100 ml di acqua bollente su di un grammo di foglie che vanno coperte, lasciate riposare per dieci minuti e, quindi, filtrate) è utile in caso di dolore allo stomaco postprandiale: una tazza di tisana dopo i pasti principali sino al miglioramento. L’infuso che tonifica lo stomaco, stimola l’apparato gastroenterico e le grandi ghiandole a produrre succhi digestivi, aumenta altresì, l’appetito, elimina la flatulenza, gli spasmi intestinali, calma l’isterismo, favorisce le mestruazioni, provoca un abbondante sudorazione e fluidifica il catarro bronchiale. Per via esterna l’infuso o il decotto, essendo antisettici e stimolanti, sono efficaci per gargarismi, irrigazioni, frizioni nei dolori artritici e muscolari e per bagni profumati e tonificanti. L’olio essenziale e dosi molto elevate della pianta possono provocare contrazioni in donne in stato di gravidanza e, in quantità superiori a quelle solitamente indicate, può causare avvelenamenti ed anche indurre crisi epilettiche. È opportuno quindi, per le prescrizioni, rivolgersi a medici esperti in fitoterapia.