Long Covid, primi dati su bambini e adolescenti
24 Maggio 2022Il 17% dei bimbi e adolescenti italiani che hanno avuto il Covid manifestano a distanza di tre mesi sintomi da long Covid, tra i quali i più comuni sono la congestione nasale, il mal di testa e l’affaticamento, mentre il più persistente nel tempo sembra essere l’insonnia.
Emerge da un primo studio prospettico, coordinato dall’azienda ospedaliero-universitaria di Parma, i cui risultati preliminari sono stati illustrati al 77esimo Congresso di Pediatra, a Sorrento. Lo studio, iniziato a novembre 2021 e che terminerà a marzo 2026, condotto su 14 Centri, ha arruolato sinora circa 1.000 bambini e adolescenti con una pregressa infezione da SARS-CoV-2 di diversa gravità. Sono 670 i pazienti per i quali sono disponibili i primi dati: il 31% aveva una patologia pregressa, solo l’1,8% ha avuto necessità di ricovero, nel 15% dei casi l’infezione è stata asintomatica. A distanza di 3 mesi, 118 (pari al 17,6% del campione) manifestano almeno un sintomo del long Covid, tra questi 110 (16,4%) manifestano almeno 2, 84 bambini (12%) almeno 3. Tra le manifestazioni più frequenti, congestione nasale (17%), mal di testa (15%), affaticamento (13%), scarso appetito (10%), insonnia (9%), tosse persistente (8%), dolore addominale (6%), confusione e perdita di concentrazione (5,2%) ed eruzione cutanea (4,9%).
Tra i bambini che si sentono affaticati (pari al 13%) circa 1 su 4 sente il bisogno di riposarsi più del solito, il 19% si sente più assonnato, l’11% ha meno energia del solito. Quanto alla durata dei sintomi, i più persistenti sono il mal di testa con il 10% dei bambini che ne soffre anche a distanza di 4-6 mesi successivi e l’insonnia: il 3,6% ne soffre a 6 mesi di distanza, l’1,8% a 7-9 mesi e analoga è la percentuale di chi ne soffre a un anno di distanza.
“Il Long Covid è un problema concreto anche nei bambini e negli adolescenti – specifica Susanna Esposito, coordinatrice dello studio, direttrice della Clinica Pediatrica dell’Universita’ di Parma – la ricerca dimostra la necessità di non sottovalutare sintomi persistenti che possono essere causa di enorme disagio per i più piccoli “. Esposito sottolinea “l’importanza della vaccinazione anche nei più piccoli per evitare complicanze a distanza, anche in chi ha avuto un’infezione non grave”.
Fonte:http://www.doctor33.it/pediatria/long-covid-primi-dati-su-bambini-e-adolescenti-ecco-quanti-sono-colpiti-e-i-sintomi-prevalenti/?xrtd=CTRVRLSRXPTASPCPCPLCRY