Lorenzo Provenziani, la pallanuoto ti insegna la vera disciplina
6 Aprile 2022“Disciplina è fare quello che non vuoi per avere la possibilità di fare quello che veramente vuoi”.(
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un talentuoso pallanuotista: Lorenzo Provenziani.
Come vive e come ha vissuto la paura del contagio e il disagio legato alle inevitabili e severe misure restrittive?
Questa pandemia ha messo a dura prova molti settori produttivi e vari ambiti lavorativi. Per quanto riguarda lo sport ed in particolare la pallanuoto il fattore stress dovuto ai contagi è stato costantemente presente ed ha determinato l’andamento agonistico sportivo degli ultimi due anni. Fortunatamente, dall’avvio dell’attuale stagione, grazie soprattutto alla campagna di vaccinazione, questo fattore di stress ha ceduto lentamente il posto ad un lento ma graduale ritorno ad uno stile di vita e di allenamento “quasi normali”. Spostando l’attenzione verso le misure di prevenzione, queste hanno sicuramente modificato molte delle abitudini di noi atleti: fare palestra con la mascherina, allenarsi limitando i contatti al minimo e sottoporsi con cadenza settimanale ai test di prevenzione e rilevazione del contagio ci hanno accompagnato nel corso delle ultime tre stagioni. Nonostante tutto ancora oggi i frequenti casi di contagio, anche se in forma più lieve, continuano a generare continui “Stop and go” dal punto di vista della preparazione atletica.
Quanti danni hanno causato allo sport le chiusure indiscriminate della prima ora e la confusa gestione politica?
I danni sono stati ingenti senza dubbio, soprattutto per alcune tipologie di strutture sportive quali le piscine, nonostante i sussidi ricevuti in un secondo momento. Le stringenti norme hanno vietato prima e limitato dopo la capienza e l’afflusso nelle strutture sportive il che ha comportato enormi perdite di denaro che in molti casi hanno portato alla chiusura degli stessi impianti. Per quanto attiene la gestione politica dell’evento, vista la sua straordinarietà, penso che sia stato fatto il possibile per fronteggiarlo.
Quanto valore lei attribuisce al binomio sport-salute ovvero quanto è importante l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psico-fisico?
I miei genitori mi hanno “buttato” in acqua già all’età di 3 anni e posso dire che da quel momento non ne sono più uscito. Data questa premessa mi risulta difficile non attribuire la massima importanza al binomio sport-salute tanto da poter essere considerata una sola parola. E’ inoltre ormai scientificamente provato che effettuare attività sportiva regolarmente aiuti il corpo e la mente a mantenersi in salute, anche qui in un binomio inscindibile come quello del benessere psico-fisico.
Cosa le ha dato la pratica sportiva in termini di crescita personale sociale e professionale?
La pallanuoto è uno sport di squadra che fin da piccoli richiede grandi sacrifici personali. L’intenso allenamento quotidiano quasi in orari serali, i doppi allenamenti nella stagione estiva portano a darsi una disciplina ed un’organizzazione della propria vita e dello studio molto rigorose. Questo nel corso degli anni porta ad una crescita individuale, non solo sportiva, che poche altre esperienze possono trasmettere. Anche l’aspetto caratteriale evolve e cresce in proporzione sia alle conoscenze di ogni genere sia alle innumerevoli attività che lo sport in genere, e questa disciplina in particolare, consente di realizzare. Sono certo che in un prossimo futuro anche la mia realizzazione professionale sarà figlia di quanto sopra espresso.