L’oro liquido

L’oro liquido

28 Gennaio 2019 0 Di Marco Mastella

L’olio di olive extravergine non solo ha proprietà benefiche ma è “un vero e proprio farmaco per il benessere”. La Coldiretti, in collaborazione con l’Aprol, ha avviato una campagna per la promozione del prodotto.

La Food and Drug Administration – il potentissimo ente statunitense cui spetta l’ultima parola sulla commerciabilità e l’uso di qualsiasi prodotto che abbia a che vedere, anche minimamente, con la salute degli Americani – ha definito l’olio extravergine di oliva (Evo, in sigla) “un vero e proprio farmaco per il benessere” mentre, non di rado, ci si limita a considerarlo solo un condimento. Perché se ne conosca in primo luogo, la sua valenza per una corretta e sana alimentazione, la Coldiretti regionale presieduta da Gennarino Masiello ha messo in campo un piano dedicato agli studenti degli istituti alberghieri attivi nelle cinque province della Campania. “E’ un progetto – sottolinea Masiello, che dell’organizzazione datoriale agricola è anche vicepresidente nazionale – di ordine soprattutto culturale, con cui intendiamo dimostrare quanto l’olio evo sia determinante per la tutela del benessere dei consumatori, di ogni età”. Il piano nasce dalla collaborazione con Aprol Campania (associazione che raggruppa i produttori di olio, ndr) e d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale “con l’obiettivo, più generale – puntualizza – di favorire il confronto sul territorio non solo sull’olio ma su tutte le eccellenze agroalimentari della nostra regione”.

Il via al programma è stato dato oggi, all’istituto “Marconi” di Vairano Patenora. Il percorso di degustazione dura tre giorni, di cui due volti alla scoperta del processo produttivo, della degustazione e delle tecniche di conservazione. La terza giornata si concluderà con una gara di cucina, che gli studenti affronteranno dopo avare formato piccoli gruppi, il cui compito sarà quello di proporre un piatto in abbinamento ad un olio “evo” regionale da scegliere tra quelli fruttati, medi o intensi. Una giuria valuterà le pietanze e indicherà il team vincitore, che concorrerà ad una finale regionale in una prestigiosa località. Sulla necessità di avviare il percorso culturale per favorire una consapevolezza sempre più diffusa delle qualità nutraceutiche e delle tecniche di produzione e conservazione si sofferma il presidente di Aprol Campania, Francesco Acampora : ”E’ paradossale che in una regione con 64 varietà di olive, 5 delle quali Dop ed oltre 74mila ettari coltivati ad oliveto, si abbia una scarsa conoscenza del ciclo di vita dell’olio, delle sue peculiarità. E’ per questa ragione, dunque, che partiamo dai nostri ragazzi, quelli destinati a diventare chef ed operatori turistici, che saranno i primi ambasciatori del Made in Italy in Campania”. E’ un impegno in primo luogo culturale, insomma, cui la Coldiretti ha inteso mettere mano. “E’ così – conferma Masiello – nella consapevolezza che oggi c’è un’attenzione sempre più diffusa e forte nei confronti dell’alimentazione sia in termini salutistici sia qualitativi. Al consumatore vogliamo parlare di cibo, non solo di agricoltura, perché è nella scoperta del cibo che si arriva a capire la fatica di un’agricoltura sana e sostenibile”.

Dopo il “Marconi” l’esperienza si rinnoverà al “Cavalcanti” di Napoli; è previsto poi un ritorno in Terra di Lavoro al “Cappello” di Piedimonte Matese. Si proseguirà, quindi, nella seconda metà di febbraio, con sosta a “Le Streghe” di Benevento. A marzo, infine, gli ultimi due appuntamenti: il primo al “Manlio Rossi Doria” di Avellino; al “Ferrari” di Battipaglia il secondo.